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10 Febbraio 2025

Vendemmia Primitivo di Manduria: posticipata, di bassa resa ma di ottima qualità

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

“Una vendemmia contenuta dal punto di vista della quantità ma che si riscatta in pieno per la qualità eccezionale”. Queste le parole del presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Mauro di Maggio appena alla fine della raccolta dell’uva per la grande doc pugliese.

“La resa è bassa, circa il 30 – 35 % in meno rispetto all’annata precedente – continua di Maggio – ma il frutto è sano e di ottima qualità, con buccia bella e consistente, tali da far prevedere una produzione di vini ricchi in colore e struttura. Abbiamo iniziato a vendemmiare la prima settima di settembre con circa 15 giorni di ritardo, a causa di una primavera fredda ed un inizio estate incerto, ma ci siamo subito accorti della presenza di uve sane e di buona qualità.

Si è iniziato dando spazio alla vendemmia degli alberelli che hanno subito presentato un carico basso per poi proseguire nelle zone costiere e, infine, nelle zone dell’entroterra. Originariamente le previsioni meteo hanno destato qualche preoccupazione con scarsi, sparsi e insignificanti rovesci ma l’inizio di settembre si è sviluppato con temperature miti, giornate soleggiate e ventose che hanno permesso un completamento regolare dell’ultima fase di maturazione. L’ottimo stato fitosanitario, frutto di una gestione agronomica mirata ed efficace insieme ad una stabilità meteo e un preciso inizio del periodo vendemmiale, hanno portato ottimi risultati”.

“Vorrei ringraziare tutti i vignaioli che si sono dedicati alla raccolta dell’uva. Un lavoro che lascerà posto agli step successivi della filiera del vino, selezione del frutto, fermentazione, svinatura fino all’imbottigliamento finale. Il Primitivo di Manduria – conclude di Maggio – è ormai un brand riconosciuto in tutto il mondo grazie al lavoro dei produttori e vinificatori che, con passione e abili capacità, producono questo vino straordinario. Un’eccellenza italiana che ha conquistato e che continua a conquistare fette di mercato importanti”.

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