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7 Febbraio 2025

3.500 presenze per la due giorni di Cantine Aperte in Trentino-Alto Adige

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Grande soddisfazione per Cantine Aperte in Trentino-Alto Adige, immancabile appuntamento di fine maggio organizzato dal Movimento Turismo del Vino Trentino-Alto Adige con il supporto della Strada del Vino e dei Sapori del Trentino nell’ambito del coordinamento e promozione delle #trentinowinefest. Complice anche il weekend dal sapore quasi estivo, sono infatti stati davvero moltissimi gli enoturisti che hanno affollato gli spazi delle 16 aziende aderenti, con una media di 250 persone per cantina.

In particolare, è stata la giornata del sabato quella più gettonata, soprattutto dagli ospiti di fuori regione, che hanno rappresentato circa il 70% delle presenze, soprattutto nelle strutture che da anni aderiscono all’iniziativa. La provenienza era soprattutto dal Nord Italia: Veneto, Lombardia, ma anche Emilia Romagna e Toscana.

Abbiamo rilevato – commenta Valentina Togn, Presidente del Movimento Turismo del Vino Trentino-Alto Adigeche molti dedicano l’intero fine settimana a questa iniziativa, utilizzando il sabato per fare il giro più importante e riservando un tour più leggero per la domenica, che è giornata di partenza. In generale – prosegue – quest’anno è andata ancora meglio dell’anno scorso. Tutti gli operatori hanno registrato presenze decisamente in crescita, segnale che ci fa capire come sia strategico proseguire sulla strada della due giorni, da noi intrapresa per la prima volta nel 2017. Merito anche – conclude – di un grande rafforzamento della promozione, avviata già nel corso di Vinitaly e proseguita in questo ultimo periodo con la distribuzione di 20 mila brochure nelle regioni limitrofe“.

Di fatto, al di là di Cantina Sociale di Trento e Madonna delle Vittorie che sono rimaste aperte solo nella giornata del sabato, e Cavit e Mas dei Chini che hanno scelto la domenica, tutte le altre – ovvero Arunda, Bellaveder, Borgo dei Posseri, Cantina Endrizzi, Cantina La Vis, Cantina Mori Colli Zugna, Cantine Ferrari F.lli Lunelli, Cembra cantina di montagna, Distilleria Marzadro, Gaierhof, Maso Poli, Cantine Mezzacorona-Rotari – hanno optato per la due giorni, tra passeggiate in vigneto, focus sui metodi di produzione, degustazioni enogastronomiche e momenti di animazione musicale e letteraria.

Un risultato che fa bene non solo ai produttori, che hanno potuto raccontare le proprie eccellenze, ma anche all’Associazione Fibrosi Cistica a cui numerose cantine hanno voluto devolvere parte degli incassi della giornata.

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