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8 Febbraio 2025

Firmato decreto ministeriale che disciplina le autorizzazioni ai nuovi impianti

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

È stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Martina il Decreto ministeriale sulle autorizzazioni per gli impianti viticoli, ovvero alle licenze necessarie per impiantare vigneti, che introduce alcune novità di grande rilievo per il settore.

Con il nuovo decreto vengono recepite alcune misure contenute nel regolamento comunitario Omnibus, che diventano operative per il settore vitivinicolo, ovvero la possibilità di stabilire una soglia massima di 50 ettari per ciascuna domanda di autorizzazione al nuovo impianto, soglia che potrà essere ulteriormente ridotta dalle singole Regioni per tenere conto delle esigenze proprie del territorio. Complessivamente per l’annualità 2018 la superficie che può essere distribuita sotto forma di autorizzazioni per il nuovo impianto è pari a 6.685 ettari.

L’altra novità riguarda la possibilità di garantire il rilascio di una quota minima compresa tra 0,1 e 0,5 ettari a tutti i richiedenti, qualora le richieste ammissibili dovessero risultare superiori alla superficie messa a disposizione sotto forma di autorizzazioni, come è accaduto negli ultimi due anni.

Secondo Ruenza Santandrea, Coordinatrice del settore Vino dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, “l’implementazione delle soglie introdotta dal Dm è un correttivo atteso e più che mai necessario, a testimonianza del buon lavoro condotto con il regolamento Omnibus dai deputati italiani, tra cui il corelatore, nonché vicepresidente vicario della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro”.

Altra importante disposizione contenuta nel Decreto riguarda le autorizzazioni per il reimpianto provenienti da fuori Regione. Il Ministero ha previsto che le autorizzazioni al reimpianto ottenute a seguito di estirpazioni di vigneto in terreni gestiti in conduzione non possono essere utilizzati in una regione diversa da quella in cui è avvenuta l’estirpazione, ciò a meno che non siano passati almeno 6 anni dalla data di registrazione dell’affitto.

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