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22 Febbraio 2025

Pellant

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Il termine pellant in enologia si riferisce a una parte della buccia dell’uva che, dopo la pigiatura, rimane come parte solida nel mosto o nel vino durante la fermentazione. Più precisamente, il pellant è costituito dalla parte esterna della buccia, che può contenere una buona quantità di polifenoli, tannini, antociani e aromi che contribuiscono alla struttura e al colore del vino, soprattutto nei vini rossi.

Il pellant, insieme ad altri residui solidi come semi e raspi, è un elemento che può essere separato dal liquido tramite la pressatura o altri metodi di vinificazione. L’influenza del pellant sulla qualità del vino dipende dalla gestione durante il processo di vinificazione. Se il pellant viene mantenuto a lungo nel mosto o nel vino, può impartire maggiore intensità di colore e tannini, ma se non gestito correttamente, potrebbe contribuire a una sensazione di asprezza o a un eccesso di tannini amari.

In sintesi, il pellant è la parte della buccia dell’uva che rimane nel processo di vinificazione, e il suo trattamento influisce direttamente sulle caratteristiche organolettiche del vino, specialmente nei vini rossi, dove il contatto con la buccia è fondamentale per lo sviluppo del colore e della struttura tannica.

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