Il vitigno Vespolina è una varietà autoctona a bacca scura diffusa soprattutto in Lombardia dove fa parte dell’uvaggio dell’Oltrepò Pavese, e nel Piemonte Orientale dove viene utilizzato in piccole percentuali in alcune denominazioni regionali quali il Bramaterra, il Ghemme, il Gattinara, il Boca, e il Coste della Sesia.
Informazioni sul vitigno vespolina prese dal Registro Nazionale delle Varietà di Vite.
Grappolo a maturità industriale: di media grandezza; mediamente compatto; allungato, cilindrico o conico, assai sovente con una sola ala alquanto sviluppata. Peduncolo lungo, erbaceo (semilegnoso solo all’inserzione sul tralcio), sottile, di lunghezza pari a circa un terzo di quella del grappolo, che si può mediamente ritenere di cm 15.
Acino: di media grossezza; ellissoide, regolare; con ombelico prominente, non persistente; a sezione trasversale circolare, regolare; buccia di color turchino scuro quasi nero, regolarmente distribuito, pruinosa ma non molto, piuttosto sottile e poco consistente; succo incolore o molto leggermente rosato; polpa molle, succosa; sapore semplice; pedicello di media lunghezza, di color verde oliva; cercine poco evidente, di color rosso-ruggine o verde; pennello di media lunghezza, di color rosso feccioso; separazione del pedicello dall’acino abbastanza facile.
Foglia: piccola; pentagonale; quinquelobata. Seno peziolare ad U largo (talvolta anche a lira; nei cloni novaresi); seni laterali superiori a bordi sovrapposti od a lira chiusa assai profondi; seni laterali inferiori pure a bordi sovrapposti ed a lira chiusa, abbastanza profondi. Lembo piano (o anche a coppa: nel clone pavese), con superficie lievemente bollosa; lobi piani (o anche contorti: nel clone novarese); angolo della sommità dei lobi terminali acuto. Pagina superiore di color verde; pagina inferiore di color verde-chiaro anche sulle nervature principali, cotonose anche su dette nervature, di cui quelle di 1°, 2°, 3° grado sono sporgenti. Denti laterali irregolari, con margini rettilinei oppure concavi da un lato e convessi dall’altro, generalmente uncinati verso l’apice, a base larga.
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