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2 Gennaio 2025
Glossario del Vino

Benvenuti nel nostro Glossario del Vino

Il mondo del vino è un affascinante intreccio di tradizione, cultura e sapori che merita di essere esplorato con cura. Questo glossario è la tua guida per comprendere il linguaggio del vino, uno strumento pensato per avvicinare appassionati e curiosi al ricco vocabolario che lo caratterizza. Dai termini tecnici della vinificazione ai descrittori sensoriali che animano una degustazione, qui troverai spiegazioni chiare e dettagliate per orientarti tra vitigni, tecniche di produzione e tanto altro. Che tu stia muovendo i primi passi in questo universo o sia giĂ  un intenditore, il glossario del vino è qui per accompagnarti alla scoperta di ogni sfumatura, rendendo ogni sorso un’esperienza piĂ¹ consapevole e appagante. Inizia la tua esplorazione e lasciati affascinare dal linguaggio che racconta il vino!

Abboccato

Nel linguaggio della degustazione dei vini, il termine abboccato indica un vino che presenta una leggera dolcezza residua, il cui contenuto zuccherino oscilla tra i 4 e 12 g/l, risultando morbido e piacevole al palato senza essere eccessivamente dolce. Questa caratteristica si deve alla presenza di una piccola quantitĂ  di zuccheri residui non completamente fermentati durante la vinificazione, che donano al vino una sensazione di equilibrio tra dolcezza e aciditĂ . Un vino abboccato si colloca quindi tra un vino secco e un vino amabile, ed è spesso apprezzato per la sua versatilitĂ  e facilitĂ  di beva. PuĂ² accompagnare piatti delicati, formaggi freschi, antipasti o persino dolci poco zuccherati, rendendolo una scelta raffinata in molte occasioni. Tipico esempio di vino abboccato o leggermente abboccato è l'Amarone della Valpolicella. Alcuni Lambrusco, specialmente nella versione semisecca, possono essere considerati abboccati, con una dolcezza delicata che bilancia la freschezza e la vivacitĂ  delle bollicine. Questi sono solo due esempi di vini, ma la lista è lunga.

Abbonire

Operazione che consiste nel pulire, disincrostare, disinfettare i vasi vinari allo scopo di rimuovere le sostanze che potrebbero alterare il sapore del vino, e renderli così adatti a contenere le nuove annate dei vini. Nella pratica vinicola, il termine abbonire puĂ² anche indicare il processo di ammorbidire il carattere di un vino, riducendone eventuali asperitĂ , come eccessi di aciditĂ , tannini troppo aggressivi o spigolositĂ  nei sapori. Questo risultato si ottiene attraverso specifiche tecniche di affinamento e maturazione, come per esempio l'invecchiamento in botte, dove il contatto con il legno permette al vino di acquisire aromi piĂ¹ complessi e di smussare i tannini e lavorazioni specifiche come la micro-ossigenazione, che favorisce un'evoluzione controllata dei composti tannici.

AC (appellation contrôlée)

AC (Appellation ContrĂ´lĂ©e) è un termine francese che sta per "Denominazione Controllata" e si riferisce a un sistema di classificazione dei vini istituito in Francia per garantire la qualitĂ  e l'origine dei prodotti vitivinicoli. Ăˆ l'abbreviazione di AOC (Appellation d'Origine ContrĂ´lĂ©e), un sistema che protegge i vini prodotti in aree specifiche, regolamentando aspetti fondamentali della loro produzione. Caratteristiche principali di un vino AC/AOC sono l'origine geografica, i vitigni consentiti e i metodi di produzione. Il vino AC/AOC deve essere prodotto in una specifica area geografica, che dĂ  il nome all'appellation. Possono essere utilizzate solo le varietĂ  di uva approvate per quella denominazione. Sono regolamentati aspetti come la densitĂ  delle viti, la resa per ettaro, il grado alcolico minimo e le tecniche di vinificazione. Esempi di AOC celebri includono Bordeaux, Champagne, ChĂ¢teauneuf-du-Pape e Alsace.

Acescenza

L'acescenza nel vino è un difetto che si manifesta quando il vino acquisisce un sapore e un odore sgradevolmente acido o acre, simile a quello dell'aceto. Questo fenomeno è causato da una contaminazione di batteri acetici (come Acetobacter) che trasformano l'etanolo in acido acetico, dando al vino un caratteristico odore pungente e un gusto spiacevole. Solitamente, l'acescenza si verifica quando il vino è esposto all'ossigeno in modo eccessivo, o a temperature elevate, fattori che favoriscono la proliferazione dei batteri.

Acetaldeide

L'acetaldeide è un composto chimico naturale, noto anche come etanale, che gioca un ruolo significativo nella pratica vinicola, sia durante la fermentazione che nell'evoluzione del vino. Si forma attraverso l'ossidazione dell'alcol del vino. In piccolissime quantitĂ , l'acetaldeide puĂ² contribuire a profumi caratteristici come note di mela verde, mandorla o fieno secco. Ăˆ particolarmente percepibile in alcuni vini ossidativi, come lo Sherry o il Vin Jaune, dove la presenza di acetaldeide è parte integrante del profilo aromatico. Tuttavia nei vini da tavola non è gradita.

Acetali

Sostanze che si formano per effetto della reazione tra l'Aldeide e l'Alcol, durante il processo di invecchiamento del vino.

AciditĂ 

Nella degustazione del vino, l'aciditĂ  è una delle componenti fondamentali che contribuiscono all'equilibrio e alla struttura del vino. Si riferisce alla presenza di acidi naturali derivanti dall'uva, come l’acido tartarico, malico e citrico, che conferiscono al vino freschezza e vivacitĂ . L'aciditĂ  si percepisce principalmente ai lati della lingua e sulle guance, dove provoca una piacevole salivazione. Un’aciditĂ  ben bilanciata compensa altre componenti del vino, come la dolcezza, l’alcol e i tannini. Se l'aciditĂ  è troppo alta, il vino puĂ² risultare aspro o acerbo; se è troppo bassa, il vino puĂ² apparire piatto o poco vivace. L'aciditĂ  aiuta a preservare il vino nel tempo, rendendola una caratteristica essenziale per i vini da lungo invecchiamento, come alcuni bianchi e rossi importanti. Negli spumanti un'aciditĂ  vivace è fondamentale per la freschezza e la piacevolezza al palato.

AciditĂ  fissa

Ăˆ costituita essenzialmente dall'acido citrico, tartarico e malico che provengono in parte dall'uva. Questi acidi posso influenzare il potenziale di conservazione del vino.

AciditĂ  totale

Ăˆ data dalla somma dell'aciditĂ  volattile e di quella fissa.

AciditĂ  volatile

Termine usato per classificare le sostanze chimiche, in particolare l'acido acetico, da parte dei vinificatori.

Acido acetico

Sostanza presente in piccola quantità nella maggior parte dei vini viene anche chiamata acidità volatile. L'eccessiva presenza di questa sostanza nel vino rappresenta un difetto perché conferisce al vino un sapore acetico.

Acido lattico

L'acido lattico è uno degli acidi presenti nel vino, noto per il suo ruolo nella fermentazione malolattica e per il suo contributo alla morbidezza e alla complessitĂ  sensoriale di un vino. Si forma durante la fermentazione malolattica (FML), un processo biologico in cui i batteri lattici (come il Oenococcus oeni) convertono l'acido malico, piĂ¹ aspro e presente naturalmente nell'uva, in acido lattico, che è piĂ¹ morbido e meno aggressivo. Questo processo avviene soprattutto nei vini rossi e, in alcuni casi, nei vini bianchi, per smussare l'aciditĂ  e donare maggiore rotonditĂ  al gusto. L'acido lattico dona al vino una sensazione gustativa morbida e cremosa, riducendo la percezione di asprezza legata all'acido malico. Come tutti gli altri acidi che giocano un ruolo nel vino, anche l'acido lattico puĂ² contribuire alle note sensoriali del vino stesso, ricordando note lattiche, come yogurt, burro o panna, specialmente in certi vini bianchi affinati in legno (es. Chardonnay).

Acido tartarico

La sua presenza nel vino è dovuta alla sua presenza nel succo d'uva. Esso fornisce il contributo maggiore all'acidità del vino, in particolare per il potenziale di invecchiamento, l'equilibrio.

Acquoso

Il termine viene usato per indicare vini che danno la sensazione di essere stati annacquati, cioè quasi inodore, insapore ed incolore.

Acre

Indica un vino molto acido, oppure molto tannico, ma non equilibrato, pertanto non molto gradevole.

Adega

Significa "cantina usata per la vinificazione" in portoghese.

Affinamento

Indica il periodo di maturazione del vino, generalmente in bottiglia, che permette il raggiungimento di determinate caratteristiche qualitative e distintive.

Affumicato

Termine utilizzato durante la degustazione di vini per descrivere un aroma di fumo di legna molto leggero.

Aggressivo

Lo si usa in degustazione per descrivere gli effetti sul gusto dell'eccessiva presenza di tannino o di aciditĂ  nel vino.

Aguardente

sprito naturale dell'uva che si usa per rafforzare il Porto.

Alcool

Ăˆ un liquido incolore ed infiammabile. Ăˆ presente in tutti i vini ed è prodotto durante la fermentazione.

Aldeidi

Composti chimici che possono essere presenti nel vino, l'acetaldeide è il piĂ¹ comune di essi.

Almacenista

Perfeziona piccole quantitĂ  di Sherry, dopo averle acquistate da piccoli produttori, invecchiandolo per rivenderlo a una grande bodega per effettuare miscele.

Almude

UnitĂ  di misura che si usa nel commercio del Porto, vale 25,4 litri.

Amabile

Indica un vino piĂ¹ dolce e corposo dell'abboccato.

Amarognolo

Viene utilizzato durante la degustazione per descrivere un aspro sapore finale.

Amontillado

Sherry secco e vivace di colore ambra, ottenuto dall'invecchiamento di un fino senza aggiunta di vini giovani.

Ampelografia

L'ampelografia è una branca della botanica che si occupa dell'identificazione e della descrizione delle varietĂ  di vitigni (vitis vinifera) utilizzati per la produzione di uva da vino. Questa disciplina si concentra sullo studio delle caratteristiche morfologiche delle piante di vite, comprese le foglie, i grappoli d'uva, i tralci, i semi e altre parti della pianta. L'obiettivo dell'ampelografia è quello di classificare e catalogare le diverse varietĂ  di vitigni sulla base delle loro caratteristiche fisiche, come la forma delle foglie, la disposizione dei grappoli, la forma e il colore delle uve, la struttura dei tralci e molto altro. Queste caratteristiche sono importanti per identificare e distinguere le varietĂ  di uva, e aiutano gli esperti, gli enologi e i produttori di vino a riconoscere e gestire i diversi tipi di uva in vigneti e cantine. L'ampelografia è fondamentale anche per la conservazione e la preservazione delle varietĂ  di uva, poichĂ© fornisce un metodo sistematico per documentare e proteggere le risorse genetiche dei vitigni, contribuendo così alla diversitĂ  e alla biodiversitĂ  nel mondo viticolo. In sintesi, l'ampelografia è la scienza che studia e classifica i diversi vitigni utilizzati nella produzione di uva da vino, concentrandosi sulle loro caratteristiche morfologiche e fisiche. Ăˆ un campo di grande importanza per l'industria vinicola e la ricerca viticola.

Anidride carbonica

Ăˆ un gas inodore, incolore e incombustibile. Si forma, nella vinificazione, durante la fermentazione quando lo zucchero presente nell'uva si trasforma in alcool, se questa avviene in recipienti chiusi l'anidride carbonica rimane nel vino fino a che non vi

Anidride solforosa

Viene usata per uccidere i lieviti dannosi presenti nelle bucce dell'uva prima che avvenga la fermentazione, per sterilizzare barili, bottiglie e per eliminare infezioni batteriche e per prevenire l'ossidazione dei vini fermentati. Per i precedenti motivi
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