F r i u l i Venezia Giulia, terra di v i n i d’eccellenza. In questa regione che vive tra le Alpi e il mar Adriatico, particolarmente ricca di corsi d’acqua, scorrono, tra gli altri, due torrenti, il Malina e l’Ellero, che, in un felice punto delle Grave, hanno imprevedibilmente disegnato una forma di calice. E’ il regno delle Vigne del Malina. Le Grave identificano un’ampia zona che va da Pordenone ad Udine, caratterizzata da superfici sassose, di origine alluvionale, a formare un habitat speciale con note distintive e microclima unici. Dalle valli prealpine si gode di una fresca ventilazione; le pietre assorbono il calore del giorno e lo rilasciano lentamente la notte; è questa naturale escursione termica a costituire un processo fondamentale nella creazione degli aromi e dei profumi tipici dei vini del luogo.
Questa stessa eccellenza si ritrova nelle Vigne Del Malina, realtà vitivinicola che non insegue le grandi quantità, ma l’alta qualità. Facciamo un passo indietro. Nella prima metà del secolo scorso, molti giovani intraprendenti friulani, tra i quali Alberto Bacchetti, scelgono la “piccola Venezia”, il Venezuela, per cercare fortuna e dare una svolta alla propria vita. La scelta è indovinata e, ottenuto un buon successo nel settore siderurgico, la famiglia Bacchetti decide di tornare nella natìa patria. Rientrati nell’amato Friuli, nel 1967 acquistano Villa Pasini Vianelli dando così seguito alla passione per la viticoltura, da sempre rimasta nell’animo. Nascono le Vigne Del Malina.
La preziosa villa dell’800, sapientemente ristrutturata negli anni, si trova al centro della tenuta ed è circondata tutto intorno da 150 ettari di terra coltivata con amore, nella quale i vigneti respirano, occupandone solo una parte limitata. I valori dell’azienda agricola si fondano sulla semplice genuinità, per ritornare alle origini, al gusto, all’aroma, alla struttura e soprattutto al corpo particolare che distingue ogni vitigno: vini di carattere, come i rossi; vini puliti e molto profumati, come i bianchi; vini pieni e avvolgenti, come i macerati.
L’essenzialità si ritrova poi nella lavorazione, con i tempi dettati dalla natura. I vigneti sono gestiti a basso impatto ecologico, con frequenti interventi manuali ed esclusione di sostanze chimiche diserbanti. La vendemmia è realizzata senza l’ausilio di macchine. Sapienti mani, a maturazione inoltrata, colgono e ripongono con cura ogni singolo grappolo in cassetta. Segue un saggio e quieto affinamento finché ogni bottiglia, coricata per mesi, raggiungerà la giusta maturazione.
