Frazione Torrenieri, 145- SP 71 Km 2,050 - 53024 Montalcino (Siena)
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La particolarità della nuova cantina risiede non solo nell’ascensore panoramica in vetro e acciaio che collega i 3 livelli in cui è suddivisa, ma soprattutto nella tecnologia utilizzata. Una volta scelti i tini d’acciaio, Guido ha modificato il funzionamento di essi, ottenendo un brevetto esclusivo per l’azienda: Tredici tini da fermentazione, posti in circolo al secondo livello, ricevono il mosto, tramite quattro grossi tubi, sempre per caduta (come una pioggerella), e la fermentazione è controllata tramite computers situati su ogni tino collegati tra loro con una rete wireless e costantemente controllati da Rosalba. Con un computer può analizzare, impostare e seguire ogni tino da fermentazione dalla cantina, da casa o teoricamente da qualsiasi parte del mondo tramite il suo server.
Il vino scende, sempre per caduta, all’ultimo livello dove tonneaux (botticelle di legno francese da 500 litri – Taransaud e Seguin Moreau) e botti, poste nella zona invecchiamento detta bottaia, sono pronti a riceverlo ed iniziare il lungo processo di invecchiamento che per legge per il brunello deve durare in tutto non meno di 5 anni. Una volta invecchiato il vino viene imbottigliato ed affinato nello stesso livello ma in una sala diversa, pronto poi per essere spedito. Tenuta Vitanza è la prima ed unica Azienda, in tutto il territorio di Montalcino, ad essere unicamente alimentata da Energia Rinnovabile prodotta nell’azienda stessa da un impianto Fotovoltaico dimensionato al fabbisogno di tutta la struttura.
La tecnologia che caratterizza non solo i processi di vinificazione è utilizzata anche per ottenere una visione del presente in cui il vino possa essere prodotto solamente ed unicamente dal sole. Con la stessa filosofia dell’energia rinnovabile è stata ristrutturata anche la casa dove abitano: tetti ventilati, riscaldamento a parete, cappotto di coibentazione e sistema di riscaldamento alimentato dai residui di potatura delle nostre vigne. (Dopo aver fatto seccare tutti i tralci delle circa 80.000 piante potate ogni anno, vengono cippati con un macchinario apposito, e utilizzati nella caldaia come “carburante” in inverno per riscaldare la casa.)