Antica tenuta le cui origini risalgono alla seconda metà del 1700, è racchiusa in un anfiteatro naturale, ben protetta dai venti rigidi invernali che soffiano sulle sommità delle colline. Il panorama che si gode sul Monferrato e sul paese di Castelnuovo Don Bosco, arroccato su di un colle, è delizioso. Estesa per una superficie di 14 ettari in un sol corpo, comprende vigneti, ubicati nelle zone più alte e soleggiate, ed anche prati e boschi che ricoprono le terre site al di sotto dei fabbricati. Per il pregio del luogo e delle sue costruzioni, la tenuta è sotto la salvaguardia dei beni di interesse storico e paesaggistico. Circa nove ettari vitati, tutti in un sol corpo e posizionati ad anfiteatro intorno ai fabbricati. Esposte prevalentemente a sud e a est, sono denominate Malandrona, Dei Vecchi, Vigna Nuova, Conca d’oro, Battistina, Turco, Maira. L’età degli impianti viticoli varia dal 1947 al 2005. La forma di allevamento è a “Gujot”, con un sesto d’impianto risalente agli anni 1930-40; da ciò ne consegue che gli interfilari sono caratterizzati da una notevole distanza; vuoi per questa ragione, vuoi per l’età degli impianti, ad una bassa produzione si affianca un profilo qualitativo decisamente elevato. Le uve sono quelle autoctone della zona: freisa, malvasia, bonarda, barbera, chardonnay. Peculiarità da sottolineare è la presenza di un filare di cipressi che divide la vigna Conca d’oro dalla Vigna Nuova, ed un noce solitario che delimita il confine ad ovest.