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Siddùra

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Siddùra
Localita Siddùra - 07020 Luogosanto (Olbia-Tempio)
Telefono: +39 0796573027 - Fax: +39 0796573027
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Situata vicino al pittoresco paesino medievale di Luogosanto, Siddùra può essere considerata al centro della Gallura, la regione nord orientale della Sardegna, sinonimo di mare, sughero e granito levigato dal vento. Non solo una terra, ma anche il modo di essere e vivere di un popolo.

Si dice mare e si pensa Costa Smeralda che, da Siddùra, dista meno di mezz’ora di macchina. Un piccolo viaggio che dalle spiagge più belle del mondo conduce tra i colori incredibili che la Gallura sa offrire. Il merito è anche del granito, che regala all’acqua trasparenze uniche, interrotte sole da rocce maestose che sono le vere protagoniste del paesaggio. La quercia da sughero è un altro elemento essenziale di questa zona: la tipica inclinazione a sud-est del tronco, dovuta alla persistente azione del maestrale, ricorda che il vento qui è il re, compagno di vita della gente che abita l’isola e grande amico di velisti e surfisti che d’estate ne popolano le acque.

Senza comprendere questo paesaggio non si può amare la Gallura. Che non è solo mare, ma una storia millenaria che ha lasciato importanti testimonianze: la Gallura delle Tombe dei Giganti, impressionanti steli di pietra allineate secondo i punti cardinali o secondo l’orientamento stellari o i Pozzi Sacri, capolavori d’ingegneria per raggiungere l’acqua, ma anche santuari dedicati ai riti di purificazione. È la Gallura delle piante curative, delle piccole chiese di campagna, della civiltà degli stazzi, le tipiche case coloniche abitate da uomini profondamente legati alla natura e alle sue leggi.

Nel cuore di questa terra si trova Luogosanto (nome in lingua Logusantu, nome gallurese Locusantu), ai piedi della montagna Ghjuanni, in una delle poche aree della Sardegna che conserva importanti tracce della cultura medievale: il territorio è ricco di chiese rurali e di insediamenti d’epoca nuragica e prenuragica. Il suo nome deriva dalla forte tradizione religiosa e dai numerosi luoghi di culto disseminati nel suo territorio. La chiesa di Nostra Signora con la Porta Santa, l’eremo di San Trano ed i castelli di re Baldo e di Balaiana valgono di certo una visita a Luogosanto, piccolo centro appartato e ben curato, il cui clima, mitigato dalla vicinanza del mare, consente la coltivazione della vite e la produzione di alcuni tra i più prestigiosi vini dell’isola.

Qui nasce Siddùra, azienda vinicola che guarda al futuro rispettando la natura ed il suo territorio, che at- traverso il suo vino si esprime e nei cui valori si identifica. Appena fuori dal tipico villaggio gallurese di Luogosanto, Siddùra estende la sua proprietà per oltre 200 ettari, di cui 37 destinati a vigneto, per lo più Vermentino. All’interno della tenuta, uno splendido polmone di macchia mediterranea, sono stati innestati anche 350 ulivi. La proprietà si è poi impegnata nella realiz- zazione di un lago artificiale. L’opera, di grande valore ambientale, si alimenta con acque di recupero di varie risorse idriche altrimenti disperse e rende autonomo il ciclo d’irrigazione delle aree verdi.

Al centro sorge la cantina, perfettamente interrata al fine di sfruttare la coibentazione naturale del suolo e permettere così l’ideale lavorazione dei vini. I vigneti sono vicinissimi: questo consente alle uve, raccolte a mano, di giungere in cantina in brevissimo tempo, sostando nei campi il meno possibile. L’intera filiera produttiva, dall’acino alla bottiglia, si svolge all’interno della cantina in perfetta sincronia tra le parti. Tutto è minuziosamente pianificato, compresa la data della vendemmia, al fine di esaltare le caratteristiche qualitative e organolettiche del frutto.

La struttura sfrutta le capacità geotermiche del terreno: la facciata a nord è esposta ai venti più freddi e umidi mentre un’apertura nella volta permette una ventilazione che influisce positivamente sulla fermentazione del vino. L’edificio è interrato e realizzato con muri di cemento armato rivestiti interamente con la pietra raccolta in loco durante la lavorazione e la preparazione dei terreni. Il metodo di costruzione è modernissimo e ha consentito il massimo rispetto dell’ambiente. Le facciate esterne si armonizzano con il territorio, mentre gli interni sono dotati di un efficace e innovativo sistema di controllo per la fermen- tazione dei singoli serbatoi: una sofisticata centralina impedisce che si verifichino anomalie.

Il progetto è stato pensato e realizzato da Massimo Ruggero – che segue in prima persona Siddùra e il suo sviluppo – e dal proprietario il Sig. Gottesdiener, cercando di combinare la funzionalità dell’impianto con la raffinatezza di tutta la struttura. Le grandi aperture della cantina ne suggeriscono la filosofia: col- legare interno ed esterno, eliminando ogni possibile barriera con l’ambiente circostante.

La produzione, proveniente esclusivamente dai propri vigneti, si aggira intorno alle 200mila bottiglie per anno, divise tra 9 etichette

– Spèra (spiraglio di luce). Vermentino di Gallura Docg. La vicinanza del mare, il clima mediterraneo e il granito della Gallura sono gli ingredienti che danno origine a questo vino.

– Maìa (magia, stregoneria). Vermentino di Gallura Docg Superiore, è il primo vino nato in azienda e già il suo nome profuma di Gallura. Un vino di corpo proveniente da un’accurata selezione delle migliori uve di Siddùra.

– Bèru (origine Vermentino). Vermentino in purezza al 100%, ha una produzione limitata di 2200 bottiglie. Viene lavorato, a partire dalla vinificazione, in piccoli fusti di rovere.

Nudo. Cannonau DOC rosato. Frutto di anni di ricerca e di sperimentazioni, un Cannonau rosé dai profumi inebrianti e dal colore accattivante che nei nvoglia la bevuta. Un nuovo packaging atto ad esaltare l’estetica della bottiglia e del vino che mai si era visto prima in Siddùra. Perfetto connubio tra tradizione e innovazione in campo viticolo ed enologico, dove si mettono in atto tutta l’esperienza e le strategie per esaltare i profumi prima nell’uva e quindi nel vino, regalando un prodotto giovane e fresco da assaggiare fin da subito.

– Èrema (uva selvatica). Cannonau di Sardegna DOC. Èrema è il vino rosso più giovane della nostra cantina. Uve rosse Cannonau vinificate con metodi tradizionali. Dalla vivace freschezza e dai profumi di piccoli frutti del sottobosco, che lo rendono interessante fin dai primi mesi dell’anno. La sua morbidezza e piacevolezza di beva gli consentono di essere un perfetto abbinamento per i piatti della cucina tradizionale sarda.

– Fòla (favola, leggenda). Cannonau di Sardegna DOC Riserva. Le uve vengono coltivate a Monti, da vigneti che la cantina segue direttamente, monitorando la maturazione della buccia e la gradazione attraverso analisi sensoriali e di laboratorio.

– Bàcco (Dio della natura e della vegetazione). Cagnulari in purezza al 100%. Le sue uve provengono da una delle zone più vocate della Sardegna per questo vitigno: Usini, in provincia di Sassari.

NÙALI, Moscato di Sardegna DOC, Passito. Siamo in prossimità della costa nord dell’isola, sui pendii delle colline che guardano verso il mare.Sono terreni prevalentemente sabbiosi, ben ventilati, ideali per l’appassimento su pianta di quest’uva, il moscato, che raggiunge in queste condizioni una sì grande concentrazione del frutto, da permettere la produzione della tipologia Passito.

Tìros, Colli del Limbara IGT – Sangiovese e Cabernet Sauvignon. La Regione Sardegna con i suoi scenari unici e paesaggi incantati, non è solo terra per grandi vini rossi da uve autoctone, ma è oggi riconosciuta anche per il grande valore del proprio terroir, ideale per la coltivazione di varietà sia nazionali che internazionali, in grado di dar vita a vini di straordinaria struttura ed eleganza, quali Tìros. Uve che la cantina lavora con cura per ottenere un blend armonico e persistente. Un vino importante e da lungo affinamento, che non poteva mancare per completare, con il suo prestigio, la ricca gamma dei vini prodotti a Siddùra.

Siddùra era una tenuta abbandonata che riprende vita nel 2008 grazie alla felice intuizione di un impren- ditore tedesco che, insieme al suo amico Massimo Ruggero, ne intuisce le potenzialità per un progetto nuovo ed ambizioso. Dopo anni di successo in Germania nel settore della moda, il Sig. Gottesdiener era alla ricerca di un’altra emozionante sfida. La trova in Gallura, dove si innamora di Siddùra: una proprietà di rara bellezza di cui ha colto subito la vocazione.

Quello del Sig. Gottesdiener è un atto di amore per la Sardegna. Un tributo alla purezza, alla semplicità e alla tradizione di un’isola che conosce da oltre 40 anni. Da allora è diventata la sua casa. Acquista i primi 90 ettari dai proprietari locali che qui hanno una piccola produzione vinicola. A questi, a poco a poco, si vanno ad aggiungere gli altri terreni che definiscono gli attuali confini di Siddùra: 200 ettari di macchia mediterranea che fanno da cornice a 37 ettari di vigneto. Siddùra è una cantina la cui storia recente rispetta le tradizioni e l’identità del suo territorio. La profonda esperienza dei collaboratori più anziani guida il lavoro di investimento e ricerca che esalta vini dalle grandi peculiarità, che esprimono la Sardegna più pura.

Siddùra è visitabile su prenotazione. Per informazioni:   customerservice@siddura.com

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