Region La Rochere, 1/A - 11100 Aosta (Aosta)
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Tra incomparabili bellezze naturali la cultura del vino affonda le sue radici nella storia millenaria della Valle d’Aosta. II sapere e la passione hanno portato, di generazione in generazione, fino a noi le testimonianze di un’abile fatica che è atto d’amore per la terra. Sapere e passione tenuti in gran conto nella società valdostana. Come nota Salvatore Marchese nel suo “Cucina e Vini delle Valli d’Aosta” “Non dobbiamo stupirci nel vedere immortalati diversi aspetti della viticoltura nell’iconografia artistica valdostana delle epoche passate. Non per nulla uno dei capitelli del magnifico chiostro di Sant’Orso, scolpiti attorno al 1100, raffigura grappoli d’uva”. Per mantenere alta la qualità dei prodotti agricoli, anzi per migliorarla ancora, nel 1982 vede la luce I’Institut Agricole Régional che riprende e amplia la precedente esperienza della Scuola pratica di agricoltura fondata trent’anni prima. L Institut Agricole ha il compito di promuovere l’istruzione e la formazione professionale in agricoltura, coltivare con perizia la propria azienda agricola e sviluppare la ricerca applicata. La stretta connessione fra Istruzione, Azienda e Ricerca permette allo IAR di affiancare al momento teorico la pratica sul campo ottenendo in poco tempo risultati gratificanti; questa connessione è il segreto che ha permesso la nascita di alcuni tra i grandi vini valdostani. Oltre alla produzione, grandi attenzioni sono riservate alla collezione ampelografica e ai vigneti in cui si opera la selezione clonale e quella massale. Nei campi di selezione sono allevati molti vitigni autoctoni valdostani, recuperati nelle vecchie vigne con un paziente lavoro di ricerca, e alcuni di questi faranno parte delle nuove proposte che I’Institut Agricole Régional intende presentare nei prossimi anni. Oltre alla ricerca sulla vite e sul vino, all’Institut ci si occupa anche degli altri aspetti dell’agricoltura valdostana: prati e alpeggi, frutta e latte, ambiente ed economia, meccanica e meteorologia. E, naturalmente, si produce e si studia la Fontina che rappresenta una delle glorie gastronomiche della Valle d’Aosta. L’attività scientifica dell’Institut si può condensare nel motto “fare scienza senza perdere l’anima e fare tutto con grande passione, al fianco degli agricoltori valdostani”.