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Castello del Terriccio

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Castello del Terriccio
Località Terriccio - 56040 Castellina Marittima (Pisa)
Telefono: +39 050699709 - Fax: +39 050699789
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La Tenuta del Terriccio ha origini remote. Il suo territorio fu scelto dagli Etruschi per l’estrazione del ferro e del rame ed oggi custodisce le antiche miniere. Nel periodo delle Repubbliche Marinare, delle faide fratricide e delle razzie piratesche, l’antico Castello, roccaforte realizzata all’interno del Terriccio, costituì per la Repubblica Pisana un importante e strategico avamposto per il controllo di parte della costa tirrenica. Nel Trecento d.C., il Vescovo di Pisa concesse in enfiteusi il Castello, gli annessi fabbricati ed il terreno, ai Conti Gaetani di Pisa; la famiglia fece del Terriccio un vero e proprio feudo, la “Contea del Terriccio” e dominò per oltre cinque secoli fino all’abolizione della feudalità. In seguito il Terriccio fu progressivamente trasformato in un’ azienda agricola completa di attrezzature, magazzini e luoghi di produzione ancora oggi utilizzati. Alla fine del secolo XVIII il Terriccio fu acquistato dai principi polacchi Poniatowski e ad essi appartenne sino al primo dopoguerra, quando fu acquistato dai Conti Serafini Ferri. La famiglia Serafini Ferri ha approfondito la vocazione agricola del Terriccio fino a farne un’ impresa nel senso più moderno con la scelta di mettere a coltura la maggior parte dei terreni, di realizzare oliveti e vigneti e di ristrutturare completamente gli edifici rurali. Oggi il Terriccio, sotto la guida di Gian Annibale Rossi di Medelana Serafini Ferri è un’ importante azienda agricola di 1700 ettari destinati in parte alla coltivazione biologica di cereali (farro e frumento senza glutine), foraggio, olivi e, in particolare, uve dalle quali si ottengono vini dotati di grande personalità e legati profondamente al loro terroir.

In passato, il nome “Terriccio”, era stato attribuito in senso dispregiativo alla zona circostante il Castello, nella parte a monte della Tenuta; era la parte di alta collina, l’area del terriccio cioè la superficie povera, sterile, dove crescevano gli sterpi e la macchia bassa. La cosiddetta “terra buona” si trovava invece più a valle, verso il mare, dove il terreno era più fertile e meglio sfruttato dagli agricoltori. La disponibilità di ampi spazi di terreno, con giaciture ed esposizioni diverse, ha permesso all’azienda di realizzare gli impianti viticoli nei terreni migliori. La scelta di impiantare le viti non sui tradizionali terreni argillosi o sulle crete, ma sulle terre rosse, si è rivelata vincente nel corso degli anni. La posizione dei terreni rivolti verso il mare, esposti a mezzogiorno e a ponente, l’abbondanza dei minerali ricchi di rame, ferro e manganese, le condizioni climatiche e concentrazione di polifenoli determinano le caratteristiche dei vini prodotti. Gli attuali 50 ettari di vigneto godono della esposizione a sud-sud ovest e del effetto del mare portatore di calore e luminosità; la macchia mediterranea e le piante di eucalyptus e fotinia che crescono intorno agli impianti, oltre a svolgere azione protettiva dai venti, contribuiscono a conferire i profumi e gli aromi che caratterizzano i vini del Terriccio. La vendemmia viene rigorosamente eseguita a mano, dopo potatura dei tralci minori, nei tre passaggi necessari ad un’accurata e scrupolosa selezione dei grappoli migliori. La concentrazione dei tannini nobili nei due vini rossi prodotti, si ottiene con un attento controllo del prelievo di uva per vite: pochi grappoli ben sviluppati per pianta, in modo da ottenere la massima qualità. Degustando i vini del Terriccio è possibile cogliere il calore, la solarità e la natura di questo tipico tratto della costa toscana.

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