Dieci anni sono passati da quel 24 aprile 2015, giorno in cui Pietro Colosi discuteva la sua tesi di laurea a San Michele all’Adige e, appena poche ore dopo, varcava ufficialmente la soglia dell’azienda di famiglia pronto a intraprendere il proprio percorso professionale nel mondo del vino. Un ingresso ufficiale che, in realtà, coronava un cammino iniziato molto tempo prima, quando da bambino trascorreva i pomeriggi in cantina al fianco del nonno Pietro e del padre Piero assorbendo la passione per la viticoltura e l’enologia.
A distanza di dieci anni, Pietro celebra il suo primo importante traguardo professionale ripercorrendo i cambiamenti, gli investimenti, le scelte coraggiose intraprese dalla famiglia che hanno trasformato profondamente l’azienda negli ultimi due lustri. Il padre Piero, cuore gestionale e organizzativo dell’azienda, e il nonno Pietro, anima enologica delle prime produzioni, hanno trasmesso valori e competenze che Pietro ha saputo reinterpretare grazie agli studi e all’esperienza, portando una nuova energia in cantina. “Papà e nonno erano burberi e permalosi, ma avevano una grande voglia di trasmettermi ciò che sapevano. E’ grazie a loro se io e mia sorella Marianna abbiamo deciso di fare di questo lavoro la nostra vita e di proiettarci verso un’evoluzione che sentivamo necessaria. In questo decennio è cambiato tanto: le persone, il modo di lavorare, l’approccio alla sostenibilità e, naturalmente, i nostri vini”, racconta Pietro.
Il primo grande cambiamento è stato il potenziamento tecnologico: in vigneto, la sostituzione completa del parco macchine ha permesso di adottare metodi di lavorazione più organici, sicuri e rispettosi dell’ambiente. In cantina, l’aggiornamento delle attrezzature e l’introduzione di nuovi standard qualitativi hanno garantito processi produttivi all’avanguardia, mantenendo intatto il legame con il sapere enologico tramandato dal nonno Pietro.
Un altro passo fondamentale è stato l’impegno concreto sul fronte della sostenibilità: l’installazione di un impianto fotovoltaico ha reso l’azienda quasi completamente autosufficiente dal punto di vista energetico, riducendo in modo significativo l’impatto ambientale e facendo della cantina Colosi una realtà green e moderna.
Nel corso di questo decennio, è cambiata profondamente anche la squadra. L’azienda oggi si avvale di collaboratori giovani, dinamici e altamente qualificati, sia nei vigneti dell’isola di Salina, dove la cura dei filari è diventata quasi un’arte, sia in cantina, dove si lavora con grande attenzione alla qualità e al dettaglio, che in amministrazione. “Abbiamo investito sulle persone, cercando di creare un ambiente di lavoro in cui i giovani potessero crescere, formarsi e sentirsi parte integrante della nostra realtà familiare”, sottolinea Pietro.
Anche i vini Colosi sono cambiati: Pietro e Marianna hanno dato un nuovo volto alle etichette, scegliendo uno stile grafico più fresco e contemporaneo, in grado di raccontare la storia dell’isola e della famiglia con un linguaggio visivo capace di dialogare con le nuove generazioni di appassionati. Dal punto di vista enologico, l’esperienza acquisita da Pietro durante gli studi e il suo approccio innovativo hanno portato una ventata di freschezza all’intera gamma dei prodotti; il risultato è una collezione di vini che mantiene il carattere autentico del territorio, ma con uno stile moderno ed elegante.
Tra i progetti che più rappresentano questa nuova era aziendale ci sono Secca del Capo e Guardiano del Faro, due vini che racchiudono lo spirito e la passione della famiglia Colosi. Secca del Capo è il primo vino che Pietro ha realizzato insieme al padre Piero, un’etichetta che segna il passaggio di testimone tra le generazioni e che sintetizza perfettamente l’incontro tra tradizione e innovazione. Guardiano del Faro, invece, è un progetto ambizioso che celebra il legame profondo con l’isola di Salina, la sua natura selvaggia e la dedizione instancabile della famiglia alla propria terra. Due vini simbolo, che raccontano il cuore pulsante di un’azienda che guarda avanti, senza mai dimenticare le proprie radici.
Guardando al futuro, l’obiettivo resta la crescita continua, senza perdere di vista i valori che hanno sempre contraddistinto la famiglia Colosi. “Papà ci ha sempre insegnato che ‘ci vuole una vita per costruire e un secondo per distruggere’. Questo principio guida ogni nostra scelta: costruire con pazienza e dedizione, un passo alla volta, come si fa con i muri che resistono al tempo”, spiega Pietro.
La Sicilia è da oltre 80 anni teatro della produzione vinicola della famiglia Colosi, una storia che inizia in un piccolo borgo dell’entroterra, San Pier Niceto. Da allora l’azienda non si è mai fermata, anzi, le nuove generazioni hanno permesso alla Cantina di crescere e diventare una realtà solida, affermata in tutto il mondo, tanto che alla fine degli anni ’90 la famiglia ha deciso di espandersi anche sull’isola di Salina con 13 ettari di proprietà. La produzione ad oggi si attesta complessivamente intorno alle 500.000 bottiglie e si serve delle tecnologie più all’avanguardia per poter donare ai propri prodotti un profilo organolettico in pieno rispetto delle caratteristiche della loro territorialità.