Cantele Winery festeggia l’ingresso nella seconda decade di Negroamaro Rosato Rohesia, uno dei vini più rappresentativi e amati dell’azienda salentina, e regala a questo prodotto ormai iconico una nuova immagine e un nuovo stile introducendo una piccola rivoluzione: la chiusura a vite.
Per realizzare questo progetto Cantele porta a compimento un percorso iniziato già nel 2020, quando durante la ristrutturazione dell’impianto di imbottigliamento aziendale era stata prevista l’adozione di un sistema di chiusura alternativo, che si è ora concretizzato con l’introduzione del tappo VinTop, sviluppato da Vinventions (leader globale nella fornitura di soluzioni complete per la chiusura di vini) in collaborazione con Alplast (leader nella produzione di chiusure di alta qualità per vino e alimenti).
“E’ una scelta che guarda al futuro, nonostante la tradizionale diffidenza del consumatore italiano verso questa tecnologia” spiega Gianni Cantele. “Siamo convinti che innovazione e qualità vadano di pari passo e con il Rohesia 2024 vogliamo dimostrare che tradizione e innovazione possono convivere; con l’introduzione della nuova chiusura proteggiamo al meglio la qualità e l’eleganza del nostro rosato e al contempo perseguiamo una sempre maggiore sostenibilità delle pratiche produttive”.
I vantaggi garantiti da questa nuova soluzione sono indubbi e ormai noti:
- Qualità. La chiusura a vite è una consapevole scelta a favore dell’integrità del vino: la bassa permeabilità all’ossigeno – che supera di oltre dieci volte le performance della precedente chiusura – garantisce al prodotto una protezione costante nel tempo mantenendo il vino più stabile, consentendo ai vini giovani di esprimere al massimo la loro freschezza e fragranza, e a quelli con un potenziale di invecchiamento di mantenere una perfetta conservazione, evitando il rischio di “sentori di tappo” e garantendo una sorprendente costanza qualitativa fra una bottiglia e l’altra.
- Sostenibilità. Non solo il tappo in alluminio è completamente riciclabile, senza perdita di qualità nel tempo, ma l’eliminazione della tradizionale capsula in materiale pluristrato riduce ulteriormente l’impronta aziendale di carbonio.
- Praticità. La sua capacità di preservare il vino anche dopo l’apertura, rende il tappo a vite ideale per chi vuole godersi il vino senza fretta, con la certezza di ritrovarne intatta la qualità.
Con la nuova chiusura Rohesia presenta anche un restyling dell’etichetta eseguito dalla designer grafica pugliese Elisa Costa. La nuova immagine reinterpreta la rosa (a cui è ispirato il nome Rohesia, dal latino medievale), simbolo di bellezza ed eleganza, attraverso un pattern geometrico che non è solo un gioco di forme, ma una rappresentazione stilizzata del fiore. Ogni triangolo rappresenta il petalo di una rosa, simbolo di grazia e armonia, mentre le sfumature di rame e rosa evocano la luce calda del tramonto sulle vigne di Negroamaro, il cuore pulsante del Rohesia. I petali si intrecciano, come se danzassero al ritmo del vento che accarezza le pianure salentine, raccontando la storia di una terra ricca di tradizioni, passione e artigianalità. Il design moderno, fatto di linee nette e precise, rappresenta un nuovo modo di interpretare la tradizione: un equilibrio tra passato e presente, tra artigianalità e innovazione. Ed è una geometria viva che riflette la complessità e la struttura del vino, le sue note.
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Cantele rappresenta una delle più importanti aziende vinicole della Puglia e si trova a Guagnano nel Salento. La storia dell’azienda ha inizio negli anni Cinquanta con una “emigrazione al contrario”, con Giovanni Battista Cantele e sua moglie Teresa Manara che da Imola si trasferiscono al Sud spostando la famiglia nel Salento. Negli anni Settanta i figli Augusto e Domenico danno una svolta decisiva all’impresa di famiglia con l’acquisto dei primi vigneti che oggi si compongono di 50 ettari di proprietà e 100 in conduzione. Nel 2001 entra in azienda la terza generazione composta dai quattro cugini Gianni e Paolo figli di Augusto, Umberto e Luisa figli di Domenico.