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19 Febbraio 2025

Curiosità enologiche dalla Basilicata. Tre vini e un tris di amori ardenti

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Tre etichette, tre cuori, tre passioni ardenti e delicate musiche di un’altra epoca, nella settimana che celebra la canzone italiana: sono i vini della linea Top che Cantina di Venosa dedica a tre personaggi nobili legati alla storia e al passato di questo borgo alle pendici del Vulture, in Basilicata.

Sono il principe Gesualdo da Venosa, che fu tra il ‘500 e il ‘600 un grande compositore di madrigali, opere liriche e polifoniche caratteristiche del periodo barocco e rinascimentale; e artista a cui il cantautore Franco Battiato intitolò uno dei suoi testi, nel ’95, dal titolo “Gesualdo da Venosa”.

Il vino Gesualdo è un Aglianico del Vulture inebriante, profondo e strutturato, che ammalia, dal calice rosso rubino intenso, che unisce delicati sentori di viola e ribes a liquirizia e riverberi minerali. Al palato è asciutto, pieno, intenso e piacevolmente tannico, perfetto per arrosti di carni bianche, primi piatti saporiti e formaggi speziati.

Il secondo personaggio è la moglie Maria d’Avalos, nobildonna napoletana, a cui Cantina di Venosa dedica il d’Avalos, un bianco paglierino tenue ottenuto da uve Greco in purezza da vigne giovani (10-20 anni). Un vino aromatico, gioviale e avvolgente che si distingue per freschezza e il suo bouquet colmo di fiori e frutta; perfetto con crostacei e piatti di mare, meglio se profumati di erbe aromatiche della cucina mediterranea.

L’Incòmodo è, infine, il rosato dedicato all’amante della nobildonna, il Duca di Andria, Fabrizio Carafa, che in etichetta appare strabico ma in realtà ha un occhio per la bella Maria e uno vigilante rivolto al marito Gesualdo. Ottenuto da uve Merlot, sembra interpretare alcuni versi che Battiato scrisse proprio nel testo dedicato al Gesualdo madrigalista (… “scocca la sua nota, dolce come rosa…”); non un vino di mezzo, ma un rosato seduttivo, elegante, dai chiari sentori di ciliegia e lampone, di grande equilibrio e da tutto pasto: antipasti di verdure o mare, minestre, zuppe di legumi, risotti, pesce, carni bianche, formaggi freschi.

Vini Linea Top Cantina di Venosa

Fondata nel 1957 da 27 soci, Cantina di Venosa è una cooperativa di 350 viticoltori (oltre il 50% giovani) e 800 ettari di vigne. Complessivamente produce 2 milioni di bottiglie – su un potenziale di 5 milioni – in 21 le etichette, in maggioranza di Aglianico del Vulture Doc e Superiore Docg. Al prossimo Vinitaly belle novità.

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