Coevo, il vino icona di Famiglia Cecchi, celebra un nuovo capitolo con l’annata 2021. Questa edizione speciale, prodotta in 3.000 bottiglie, di cui circa 600 grandi formati, rappresenta una contemporanea espressione dell’esperienza vitivinicola in Toscana, un percorso iniziato da Luigi Cecchi nel 1893 con la fondazione dell’azienda a Castellina in Chianti. A diciotto anni dal debutto, Coevo evolve il proprio blend nel rispetto della sua identità originaria, mantenendo il legame con due delle aree più significative per Famiglia Cecchi: il Chianti Classico e la Maremma.
Coevo nacque nel 2006 come omaggio a Luigi Cecchi, terza generazione e figura centrale per l’espansione dell’azienda, e inizialmente univa diverse varietà, tra cui Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, per esprimere la ricchezza dei terroir toscani. Con l’annata 2021, la visione di Coevo evolve verso una sintesi più precisa: un blend di uve Sangiovese dal vigneto Ribaldoni, nella tenuta Villa Rosa a Castellina in Chianti, e Merlot da Poggio La Mozza, parte della tenuta Val delle Rose in Maremma.
“Questo è un vino che ha segnato, per così dire, la mia ‘svolta enologica’, – sostiene Andrea Cecchi – dandomi lo spunto per avvicinarmi al vigneto ed al vino con rinnovata dedizione e con il preciso intento di interpretare ogni annata al massimo della sua espressività. È quindi anche grazie a Coevo che ho compreso con chiarezza il percorso da intraprendere con la nostra azienda”.
Coevo non è un vino qualunque: nato con l’intento di esprimere il genius loci di questi territori, rappresenta il dialogo tra le due zone produttive di eccellenza. Il risultato è un equilibrio capace di donare finezza, ampiezza e intensità al vino, originato da due cru prestigiosi ed emblematici per Famiglia Cecchi.
“Coevo si presenta come una fusione di caratteristiche uniche: suoli antichi e complessi quelli del Chianti Classico, da dove provengono le uve di Sangiovese, che si connettono con quel microclima delicato dell’area della Maremma, fortemente influenzato dal mare, dove nascono le uve di Merlot. L’idea è quella di creare un vino che parli al nostro tempo, ma che sia anche capace di raccontare storie oltre il presente, proiettandosi verso nuove prospettive enologiche.” – spiega Miria Bracali, Enologa di Famiglia Cecchi.
Il nome stesso, Coevo, evoca l’idea di contemporaneità e di connessione tra tempi diversi: è un vino che racchiude l’anima del passato ma che ha anche il potenziale di evolvere nel futuro, tramandando la storia dell’azienda e delle sue radici toscane.
Annata 2021
L’annata 2021 si è rivelata particolarmente favorevole, con un andamento climatico ideale per una maturazione lenta delle uve. L’inverno mite e piovoso ha garantito una buona riserva idrica, mentre la primavera fresca ha favorito la regolare fioritura e allegagione. L’estate asciutta e le piogge di fine agosto hanno permesso una maturazione ottimale, seguita da una vendemmia eseguita nelle giornate soleggiate di settembre e ottobre.
“Coevo 2021 è figlio di una stagione che sembra essere scorsa con ritmi antichi, lenti e pazienti, espressione di un’annata che nel suo complesso potremmo annoverare tra le migliori di sempre.” – commenta l’enologa Miria Bracali.
Vinificazione
La raccolta manuale delle uve è stata seguita da una doppia selezione dei grappoli e da una pigiatura soffice. La fermentazione alcolica e la macerazione si sono svolte in acciaio, mentre l’affinamento è stato di 18 mesi in tonneaux di rovere francese, con ulteriori 10 mesi in bottiglia.
Distribuzione
Coevo 2021 verrà distribuito nei mercati chiave come l’Italia, gli Stati Uniti, il Canada, il Brasile e il Giappone, raggiungendo le migliori tavole del mondo.
Luca Stortolani, Direttore Commerciale Italia di Famiglia Cecchi, commenta “Coevo rappresenta la nostra bandiera, il nostro biglietto da visita per tutti coloro che amano i vini capaci di grandi potenziali espressivi. Fin dalla sua prima annata, la 2006, Coevo ha incarnato il trait d’union tra la nostra azienda e l’alta ristorazione internazionale, che ha riconosciuto in questa etichetta il connubio tra le nostre eccellenze produttive del Chianti Classico e della Maremma. Stante la limitata disponibilità di bottiglie, lavoriamo con assegnazioni contingentate per Paese, dimostrazione dell’apprezzamento e dell’attesa riservate a questa nostra icona enologica.”