Da oltre quarant’anni, Zaccagnini è protagonista nella valorizzazione del patrimonio vitivinicolo e culturale abruzzese. Le uve autoctone del territorio e e le loro diverse espressioni rappresentano il cuore della sua produzione, dove il Montepulciano si rivela in tutte le sue sfumature.
Tra queste, il Cerasuolo d’Abruzzo, primo rosato in Italia a ottenere, nel 2010, una DOC dedicata, è una delle espressioni più autentiche e distintive. Un vino che incarna perfettamente l’anima del Montepulciano in versione rosa: un equilibrio armonioso tra freschezza, fruttuosità e struttura, che lo rende immediatamente riconoscibile, anche per la sua inconfondibile tonalità. Il suo nome deriva dal latino cerasum (ciliegia), da cui anche cerasa in dialetto abruzzese, un chiaro riferimento al colore intenso che lo rende unico all’interno di questa categoria di vini.
Il Cerasuolo è legato alla tradizione contadina abruzzese di metà Novecento, quando veniva presentato con orgoglio per arricchire le tavole conviviali. In un’epoca in cui la vinificazione si basava su conoscenze tramandate oralmente e strumenti rudimentali, questo vino rappresentava una sfida, richiedendo attenzioni particolari sia in vigna che in cantina.
Oggi, Zaccagnini raccoglie questa eredità e la reinterpreta con la sua visione enologica, dando vita al Chronicon Cerasuolo d’Abruzzo, di cui l’annata 2024 è ora disponibile sul mercato.
Il nome Chronicon è un omaggio al Chronicon Casauriense, un’importante raccolta di cronache medievali dell’Abbazia di San Clemente a Casauria, redatta nel XII secolo e oggi conservata alla Biblioteca Nazionale di Parigi.
Chronicon, il Cerasuolo d’Abruzzo custodito dalle montagne
Le uve destinate alla produzione di Cerasuolo d’Abruzzo DOC provengono esclusivamente da vigneti situati su terreni vocati, in zone collinari. Per questa etichetta, Zaccagnini ha selezionato il vigneto Chronicon, antistante la cantina, situato nella Valle di Casauria. Qui, le viti di Montepulciano crescono su terreni argillosi di medio impasto, protette dalle montagne Majella, Morrone e Gran Sasso, che le riparano dalle perturbazioni garantendo una costante ventilazione e forti escursioni termiche che favoriscono maturazioni equilibrate e profili aromatici intensi e complessi.
Dopo la vendemmia, nel mese di settembre, le uve selezionate vengono diraspate e pigiate. Successivamente, il mosto fiore viene estratto tramite pressatura soffice sottovuoto e sottoposto a un periodo di stabulazione a freddo di 10 giorni. L’affinamento sui lieviti avviene in vasche di acciaio inox fino al momento dell’imbottigliamento.
Alla vista, si presenta con un intenso rosa cerasuolo dai riflessi brillanti. Al naso emergono note di fragola, ciliegia e frutta rossa matura. Al palato è avvolgente, con la freschezza e la salinità a trainare l’aromaticità di frutti di bosco verso un lungo finale.
Grazie alla sua grande versatilità, Chronicon Cerasuolo d’Abruzzo si abbina perfettamente ad antipasti, salumi, primi piatti al pomodoro, zuppe di pesce saporite e carni bianche.