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22 Gennaio 2025

Report Cantina Italia: quasi 57 milioni di ettolitri in giacenza

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Il report, elaborato dall’ICQRF utilizzando i dati dei registri telematici del vino, offre una fotografia aggiornata delle giacenze al 31 dicembre 2024. I registri, che ammontano a 23.036 unità, rappresentano almeno il 95% del vino e dei mosti presenti in Italia secondo le stime ufficiali.

Negli stabilimenti enologici italiani si contano 56,9 milioni di ettolitri di vino, con una diminuzione del 3,9% rispetto alla stessa data del 2023. Le giacenze di mosti, invece, ammontano a 6,6 milioni di ettolitri, un valore sostanzialmente stabile con una leggera crescita dello 0,4%. Il vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF) registra un forte aumento, raggiungendo i 2,2 milioni di ettolitri, pari a un incremento del 106,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, confrontando questi dati con quelli del 30 novembre 2024, si osserva un incremento delle giacenze di vino del 16%, mentre i mosti e il VNAIF mostrano cali significativi, rispettivamente del 23,1% e del 77,3%.

Dal punto di vista geografico, la maggior parte del vino italiano, pari al 59,6%, è detenuta nelle regioni settentrionali, con il Veneto che emerge come il principale contributore, detenendo il 27,4% delle giacenze nazionali. All’interno del Veneto, le province di Treviso e Verona rivestono un ruolo predominante, rappresentando rispettivamente il 12,5% e l’8,7% delle riserve complessive.

Analizzando le tipologie di vino, il 55,1% delle giacenze è rappresentato da vini a Denominazione di Origine Protetta (DOP), con una prevalenza di vini bianchi che costituiscono il 50,6% di questa categoria. I vini a Indicazione Geografica Protetta (IGP) costituiscono il 26,6% del totale, con una netta prevalenza di vini rossi, che rappresentano il 54,8%. I vini varietali rappresentano una quota marginale dell’1,3%, mentre il restante 17,1% è costituito da altri vini. Nonostante il gran numero di Indicazioni Geografiche registrate, ben 526, le giacenze risultano altamente concentrate, con appena 20 denominazioni che rappresentano il 57,9% del totale.

Per quanto riguarda i mosti, la loro distribuzione vede una predominanza nelle regioni del Nord (51,6%) e del Sud (40,9%). Due regioni, la Puglia e l’Emilia-Romagna, detengono complessivamente il 64,3% delle riserve, con percentuali rispettivamente del 38,8% e del 25,5%. Infine, i 2,2 milioni di ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione risultano distribuiti principalmente nelle regioni centrali, che rappresentano il 40,2%, seguite dal Nord con il 32,4%, il Sud con il 20,6% e le Isole che contribuiscono per il 6,8%.

Il report evidenzia chiaramente le principali tendenze del settore vinicolo italiano, offrendo uno strumento prezioso per comprendere la distribuzione e la tipologia delle giacenze sul territorio nazionale.

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