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7 Aprile 2025

Il Dutia Albana di Romagna 2023 di Branchini nella Guida Berebene 2025

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

È un omaggio alla storia di Dozza, il Dutia Albana di Romagna Secco 2023 di Branchini 1858 che ha ricevuto il Premio Qualità Prezzo della Guida Berebene 2025 del Gambero Rosso, assegnato ai migliori vini italiani con un prezzo inferiore ai 20 euro.

La Guida, presentata il 17 novembre a Roma, è rivolta agli eno-appassionati e agli operatori del settore (enoteche, ristoranti, bar, pizzerie) e ha premiato 937 etichette di ogni regione che rappresentano il meglio della produzione vitivinicola italiana proposto a prezzi contenuti.

Dutia Albana di Romagna DOCG Secco porta il nome antico di Dozza, dove si trova la cantina, ed è un Albana in purezza: una punta di diamante della produzione enologica della Romagna nonché regina della produzione di Branchini.

Seguendo un percorso di innovazione e valorizzazione dell’Albana, Branchini 1858 propone diverse versioni di questo vitigno autoctono, dal Metodo Classico (Branchini stato il primo a spumantizzare l’Albana) fino al passito. Tra le diverse declinazione anche Dutia: un bianco fermo secco in cui profumi e colori regalano un’interpretazione moderna e dinamica dell’Albana.

Come si legge anche nel commento della Guida: “Quasi trenta ettari a Dozza, precisamente a Toscanella di Dozza, per questa realtà che produce diverse etichette declinate in più tipologie, dagli spumanti ai vini passiti. Ovviamente c’è spazio anche per l’Albana e Dutia è un bell’esempio per questo vitigno autoctono. I profumi regalano sensazioni fruttate e floreali, non manca un tocco di zafferano ad anticipare una bocca sapida, dal corpo snello, ma molto saporita e profonda”.

Un importante riconoscimento che conferma il pensiero di Marco e Angelo Branchini (quarta generazione della famiglia), i quali riescono a produrre e proporre etichette dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, sempre legate alla tradizione enologica ma interpretate in chiave attuale per portare antichi vitigni come l’Albana nel domani.

Un vino da provare, disponibile al pubblico a partire da 9-10 euro, Dutia è ideale con crudità di pesce, piatti a base di verdure, con formaggi semi-stagionati, ma anche tortelli, ad esempio di ricotta alla salvia. Imperdibile con un’altra regina dello “street food” romagnolo: la piadina.

Chi è Branchini 1858

Ha 166 anni la storia di Branchini 1858, che porta nel nome l’anno della prima vendemmia che è anche l’inizio di un’attività tramandata di generazione in generazione con grande passione. Siamo nella campagna di Dozza (BO), a Toscanella, proprio sulla linea di confine tra l’Emilia e la Romagna, e oggi questa storica cantina può contare su un’estensione di 100 ettari interamente coltivati a vigneto e a seminativo: per la precisione, gli ettari vitati sono 26 (5 ettari di Albana, 4 ettari di Sangiovese, 5 ettari di Pignoletto e il restante dedicato a Trebbiano, Chardonnay, Sauvignon, Merlot e Cabernet Sauvignon), i restanti sono coltivati a grano ed erba medica.

L’azienda ha sempre preservato gelosamente la sua storia a conduzione famigliare, oggi la guida è nelle mani dei fratelli Marco e Angelo Branchini (quarta generazione), affinando nel tempo le tecniche produttive e ponendo al centro dei propri obiettivi la valorizzazione della tipicità del territorio attraverso il carattere dei propri vini.

Questa filosofia ha portato Branchini 1958 verso la sperimentazione in vigneto: nuovi sesti d’impianto, nuove varietà, raccolte selezionate e ricerca sui vitigni caratteristici della zona. L’attenzione allo sviluppo naturale della vigna è una priorità, tanto che le operazioni agronomiche, finalizzate a evitare forzature nei processi biologici, sono tese al mantenimento dell’equilibrio fisiologico della vite. L’ingrediente fondamentale di questa storica realtà è il terroir, autore e sigillo della tipicità dei vini firmati da Branchini 1858, ricco di storia e tradizioni e che deve le proprie caratteristiche ai tre fiumi che lambiscono la tenuta: il Rio Sabbioso, il fiume Sillaro e il torrente Sellustra, che nei secoli hanno determinato la conformazione geologica della zona. L’alchimia di sabbia, argilla e limo unita al microclima di questo luogo, conferisce ai vini firmati Branchini 1858 una personalità e un carattere unici.

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