Nuovo nato nella gamma dei Franciacorta firmati da Lantieri de Paratico, il Vintage Noir è una novità per la cantina franciacortina che in questa nuova etichetta ha raccolto le espressioni qualitative migliori del millesimo 2020 caratterizzato da un’annata equilibrata sia nelle temperature sia negli eventi meteo e con ottimi livelli di acidità. Lanciato a novembre 2024 e prodotto in 3.000 bottiglie, il Vintage Noir 2020, è un Pinot Noir in purezza, vinificato in bianco. Le uve, raccolte manualmente, provengono dal vigneto di Colzano (Capriolo, BS), dopo una soffice pressatura fermentano in tini d’acciaio. A seguire il vino viene mantenuto a contatto con i lieviti attraverso un’operazione di bâtonnage e successivamente viene preparato per il tiraggio con cui ha inizio la rifermentazione in bottiglia e l’affinamento sui lieviti per almeno 36 mesi.
Nel calice ammalia il suo color oro cristallino e i bagliori dorati, il perlage fine e persistente accompagna l’estrema freschezza in un sorso avvolgente e pieno. Morbide e ben bilanciate le note di frutta esotica e a polpa bianca, vaniglia e pan brioche ma anche sfumature di miele e note erbacee e speziate che introducono a un finale armonioso e una lunga persistenza aromatica e minerale. Perfetto come aperitivo e con piatti a base di pesce e crostacei, risotti, paste ripiene, salumi e formaggi di media stagionatura, ma anche cucina orientale e dolci secchi.
Numero bottiglie prodotte: 3.000
Annata in corso: 2020
Primo anno di produzione: 2024
Prezzo in enoteca: 30,00 euro
A proposito di Lantieri de Paratico
Produrre Franciacorta eccellenti, rinnovando l’antica tradizione di famiglia con una visione e uno stile nuovi. Era questo il sogno – oggi realizzato – di Fabio Lantieri de Paratico, quando negli anni Novanta ha deciso di intraprendere questo percorso. «Mio padre Giancarlo – racconta Fabio – era medico e ha iniziato per hobby e passione a produrre Franciacorta: ha ripreso la tradizione di famiglia a metà degli anni ’70 ed è lui che ha iniziato a costruire l’attuale cantina. La sua era un’iniziativa, però, prettamente amatoriale. Verso i primi anni ‘90 sono entrato io in azienda con Patrizia, mia moglie. I miei antenati nel 1500 e 1600 fornivano la Corte dei Gonzaga con un rosso che si chiamava Rubino di Corte Franca, venduto già a quei tempi in bottiglia: ero affascinato dalla lunga storia vinicola della mia famiglia e ho deciso di riprendere quel solco, acquistare nuovi appezzamenti di terreno per farne vigneti e produrre Franciacorta in grado di traghettare il prestigio secolare dei Lantieri de Paratico nel nuovo Millennio. Obiettivo principale: eccellenza, verso la quale tendiamo giorno dopo giorno cercando di innalzare sempre di più la qualità della nostra produzione».
Il suffisso nobiliare “de Paratico” sta a significare il loro precedente insediamento nel paese omonimo in provincia di Brescia, al confine con il lago d’Iseo. Qui, i Lantieri fecero erigere nell’XI sec. il loro magnifico castello. La storia narra che qui sia stato ospite l’esule e sommo poeta Dante Alighieri e che si sia ispirato dalla particolare forma del colle su cu si erge il maniero per definire la struttura a gironi del Purgatorio. Oggi gli ettari vitati dell’azienda sono 25, dislocati tra i comuni di Capriolo e Adro, interamente condotti a regime biologico certificato. Le vigne sono dedicate in prevalenza alle uve tradizionali della zona della Franciacorta, vale a dire Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco, con l’aggiunta dell’Erbamat, il vitigno autoctono riscoperto in questi ultimi anni. La tenuta è oggi articolata in una struttura storica con le cantine antiche e in una moderna, dotata di tecnologie all’avanguardia per il processo di vinificazione. Ad affiancare Fabio e Patrizia oggi ci sono anche le due giovani figlie, Gaia e Isabella, che in futuro prenderanno in mano le redini dell’azienda.