12.2 C
Roma
29 Gennaio 2025

Vendemmia in Abruzzo: qualità eccellente ma le sfide continuano

Articoli interessanti

Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Si chiude con un bilancio agrodolce la vendemmia 2024 in Abruzzo: positivo sul fronte della qualità, ma con una quantità, seppur maggiore rispetto al difficile 2023 segnato dalla peronospora, ancora inferiore ai livelli registrati due anni fa. A fornire una prima valutazione è Nicola Dragani, presidente del comitato tecnico del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Quest’anno la raccolta delle uve è iniziata, in molte aree della regione, già nei primissimi giorni di agosto, “non soltanto per le basi spumanti, per i quali si tende sempre ad anticipare la vendemmia,” chiarisce Dragani, “ma in generale anche per i vini bianchi fermi.” Tale anticipo è stato necessario a causa dell’estate particolarmente torrida.Con oltre due mesi di temperature eccessive, la maturazione dell’uva è arrivata con largo anticipo. La necessità per i produttori è stata quella di salvaguardare la qualità del prodotto e la freschezza dei vini,” continua Dragani. “Fortunatamente, non avendo avuto precipitazioni violente, i grappoli non hanno subito alcun danno e sono rimasti integri, questo lascia presagire un risultato finale ottimo.”

Se da un lato, dunque, la qualità è molto promettente, dall’altro la quantità non lascia soddisfatti i produttori. “Rispetto al 2023, anno in cui la peronospora ha causato una riduzione dell’80% rispetto al 2022, quest’anno registriamo un calo medio tra il 35% e il 45% rispetto a due vendemmie fa” sottolinea Dragani. “Questa tendenza deve far riflettere e spingere i produttori a trovare valide alternative, magari con il supporto di tecnici enologi per capire meglio cosa chiede il mercato e diversificare le produzioni.”

Alessandro Nicodemi, presidente del Consorzio, conferma questa analisi: “la qualità delle uve raccolte in questa campagna vendemmiale è davvero ottima. Tuttavia, la quantità è purtroppo ancora molto scarsa. Questo non ci scoraggia, anzi, ci spinge a continuare a lavorare sul progetto di promozione e valorizzazione del vino abruzzese in Italia e all’estero, puntando a incrementare sempre di più la reputazione ed il valore dei prodotti regionali sul mercato.”

- Supporta Bereilvino.it -Donazione Paypal

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Supporta Bereilvino.it -Donazione PayPal

Ultimi articoli

Cantine Italiane