Con la conclusione della vendemmia 2024, a San Gimignano si tirano le somme di un’annata, la cui complessità climatica non può più essere considerata eccezionale o episodica. Anno dopo anno, infatti, fenomeni sempre più estremi e irregolari si alternano e si susseguono con una frequenza tale da apparire tendenzialmente consueti.
È questa la linea del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano, sintetizzata dalle parole della Vicepresidente Nadia Betti: «Il clima è da svariati anni la grande sfida dei viticoltori che ormai però denotano abilità e preparazione tecnica nell’affrontare eventi anche estremi, che non sono più da considerarsi rari, anzi, stanno diventando normalità”.
Memore degli attacchi di peronospora che hanno quasi dimezzato la produzione 2023, il Consorzio ha attivato, da quest’anno, un servizio di allerta agro-metereologico che monitora, in tempo reale, l’andamento stagionale attraverso i dati raccolti da sette stazioni metereologiche, sparse sull’intero territorio comunale di San Gimignano. Dall’analisi dei dati, sono stati elaborati dei modelli di intervento agro-fitosanitario che, confluiti in un bollettino a cadenza bisettimanale, sono stati diffusi a tutti i produttori di Vernaccia di Sangimignano D.O.C.G.
Questo strumento ha consentito ai viticoltori di agire nel vigneto con tempestività, limitando il numero dei trattamenti ma aumentandone, al tempo stesso, l’efficacia; cosa che è avvenuta sia nei vigneti convenzionali che biologici, complice anche una distribuzione più regolare delle piogge.
In generale, l’andamento stagionale 2024 è stato caratterizzato da una primavera migliore rispetto all’anno precedente, con piogge abbondanti, ma comunque inferiori al 2023 del 20% e, soprattutto, ben distribuite tra i mesi di aprile e giugno. Questo ha consentito un buon accumulo idrico nei suoli il che, nella maggior parte dei vigneti, ha allontanato il rischio di stress idrico.
Da registrare che, all’inizio di aprile, si è assistito ad un repentino abbassamento della temperatura notturna, con forti rischi di gelate, evento fortunatamente scongiurato dal forte vento notturno, fenomeno molto raro in queste zone. A partire dalla prima decade di luglio, si è verificato un importante innalzamento delle temperature diurne e notturne che si è protratto fino ai primi giorni di settembre, rallentando di fatto la maturazione delle uve.
Chi ha deciso di non defogliare e, quindi, di non scoprire troppo i grappoli è riuscito a preservare l’acidità e i profumi fruttati caratteristici della Vernaccia. A partire da fine agosto, si sono verificate delle piogge torrenziali che, seppur in aree molto circoscritte, hanno scaricato al suolo un’enorme quantità di acqua (fino a 30 mm). La vendemmia è iniziata invertendo la tendenza anticipata delle ultime tre annate.
Il susseguirsi delle piogge durante tutto il mese di settembre, ha fatto sì che la raccolta della Vernaccia si sia protratta fino a fine settembre, ben oltre le medie del periodo. In generale, le uve sono state raccolte sane e al giusto stato di maturazione ed equilibrio, sia zuccherino che di pH. Ciò fa sperare in un’ottima qualità di base dei mosti, elemento imprescindibile per produrre un eccellente vino anche in un’annata difficile. L’annata è stata buona anche dal punto di vista quantitativo.
Si stima un aumento di produzione del 30% rispetto al 2023 che però aveva fatto registrare una diminuzione del 37% rispetto al 2022. La superficie vitata complessiva del Comune di San Gimignano è pari ad ettari 2146. Di questi, 768 ettari, sono destinati alla produzione della Vernaccia di San Gimignano DOCG.