Rissoa è l’interpretazione del rosato secondo #TenutaCampodiSasso: un vino magnetico, intenso, in cui il carattere del #terroir di Bibbona e della Costa Toscana si sposa con lo stile provenzale dando vita a un’affascinante alchimia che profuma di mare, di pinete estive e di sogni. #Rissoa non è un rosato nato per non lasciare il segno. In prevalenza #CabernetFranc con una piccola aggiunta di #Syrah ha il carattere di un grande rosso, che si esprime con levità e immediatezza. Debutta con l’annata 2023: un millesimo con un inverno che ha registrato temperature più alte rispetto alla media, una primavera nella norma e un mese di maggio dall’alta e insolita piovosità. Così, il suolo ha incamerato utili riserve idriche e il periodo estivo, con i suoi momenti siccitosi, è stato affrontato senza difficoltà. La raccolta del Syrah ha aperto la stagione di vendemmia a fine agosto, poi continuata nella prima settimana di settembre con il Cabernet Franc.
Le uve appena raccolte vengono portate in celle frigo dove raggiungono una temperatura inferiore ai 10 °C. Dopo questa fase, si opera una meticolosa cernita e quindi si passa alla pressatura soffice per ottenere il mosto fiore e la delicata tonalità rosa ricercata. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata, seguono trenta giorni di affinamento sulle fecce fino con battonage quotidiani, quindi si procede con l’assemblaggio del blend finale e un ulteriore affinamento di 2 mesi.
Il risultato è un coup de foudre che gioca a sedurre con note di pompelmo rosa, albicocca, camomilla ed erbe aromatiche, il tutto suggellato da richiami salmastri che ne raccontano l’anima, profondamente legata al mare. Un legame che si evince chiaramente fin dall’etichetta: Rissoa, infatti, è un mollusco che arriva dritto dal Pleistocene, dalla conchiglia dalla forma allungato-conica, ritratta in etichetta.
Rissoa è un rosato estremamente gastronomico. Certo, vi darà soddisfazione stappato all’ora dell’aperitivo, ma ancora meglio saprà fare se portato in tavola, dove la versatilità è uno dei suoi migliori pregi: perfetto con salumi, prosciutto e melone, fresche insalate e capresi, torte salate e panzanella, ne godrete magnificamente anche con un plateau di crostacei al gratin, con un risotto ai frutti di mare, con gli spaghetti allo scoglio e con un pesce al forno. Grazie alla sua struttura, è perfetto anche con carni di agnello alla griglia o con una tartare di manzo alla francese.
Il prezzo in enoteca parte da 25 euro.
A PROPOSITO DI BISERNO
Il progetto ha inizio nel 2001 quando i fratelli Piero e Lodovico Antinori assieme al nipote Niccolo’ Marzichi Lenzi (Amministratore delegato dell’azienda), figlio della sorella Ilaria, e al socio Umberto Mannoni, decisero di dargli vita iniziando a scrivere la storia di Tenuta di Biserno e Tenuta Campo di Sasso. Ubicata nel comune di Bibbona in Alta Maremma, confina a nord con lo storico villaggio di Bolgheri. Il terroir eccezionale, conglomerato unico di Bolgheri, le condizioni naturali, l’esposizione ai venti, il suolo e il clima permettono vitigni di altissima qualità favorendo il successo dei nostri vini rendendoli unici, autentici e riconoscibili. Tenuta di Biserno ha un’estensione di circa 40 ettari e si trova a 90 m.s.l.m. I terreni, principalmente alluvionali, argillo-calcarei, ricchi di carbonato di calcio e ciottolosi sono coltivati principalmente con Cabernet Franc, Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot. L’influenza del mare di fronte e la diversa esposizione è parte integrante per la produzione delle due versioni stilistiche di: Biserno e Il Pino di Biserno. Tenuta Campo di Sasso ha un’estensione di circa 56 ettari e una altitudine piu’ bassa. I terreni sono più sabbiosi ed il clima è più caldo durante i mesi estivi. Queste condizioni sono ideali per la coltivazione di Syrah e di Vermentino oltre che alle altre varietà di vitigni bordolesi. I vini prodotti in questa area sono l’Insoglio del Cinghiale e l’Occhione.