Struttura e mineralità in un vino elegante e verticale: queste le caratteristiche che rendono iconico #Dèkatos, il Trento Doc Riserva Brut Nature di #Roeno con un affinamento di 120 mesi sui lieviti. Un #MetodoClassico identitario, in edizione limitata, che racconta le origini trentine e la vocazione viticola ed enologica della famiglia Fugatti. L’azienda di Brentino Belluno (Verona) presenterà l’annata 2013 a Vinitaly 2024.
Il nome del vino deriva dal greco δέκατος, ossia decimo, e richiama il lungo affinamento che contraddistingue il Trento Doc controcorrente di Roeno. Le uve 100% chardonnay – provenienti da un vigneto di Avio (Trento) posto a un’altitudine di oltre 500 metri s.l.m. e vinificate per il 90% in acciaio e la restante parte in tonneau – danno vita a sole 2500 bottiglie che non vedono l’aggiunta della liqueur d’expedition al momento della sboccatura.
“Dèkatos 2013 – spiega Giuseppe Fugatti di Roeno – racchiude nel calice verticalità e struttura, specchio di un’annata calda che ha conferito spiccate note minerali di pietra e gesso al vino. Nonostante le temperature elevate che hanno caratterizzato il meteo da giugno in poi, grazie a una vendemmia anticipata siamo riusciti a salvaguardare acidità e sapidità, essenziali in una bollicina così evoluta”.
Uno spumante di montagna dallo stile unico che al sorso si rivela armonioso, fresco, persistente e ben integrato. La piacevolezza della carbonica, la sua complessità e la sua vena sapida invitano al riassaggio.
“Il nostro Dèkatos fa parte di un progetto ambizioso – dichiara Giuseppe Fugatti – che vuole proporre un’interpretazione di carattere, e in controtendenza, nel mondo dei Trento Doc. Una sfida difficile che siamo riusciti a vincere grazie anche al favore della critica nazionale e internazionale. L’annata 2012 si è infatti aggiudicata i 5 grappoli di Bibenda e i 94 punti di James Suckling”.