Torre Rosazza presenta nel suo portfolio la nuova interpretazione di un grande friulano: il Refosco dal Peduncolo Rosso Friuli Colli Orientali Doc.
Il Refosco dal Peduncolo Rosso rappresenta le radici storiche identitarie del Friuli, un antico vitigno autoctono a bacca rossa unico nel suo genere, e trova una delle migliori espressioni in quest’area, dando vita a grandi vini, di estrema eleganza, andando oltre quello che è il suo carattere apparentemente rustico. Le tracce del Refosco risalgono ad epoche antiche; già menzionato dai Romani, il suo nome deriva sia dall’espressione locale “rap fosc” – grappolo bruno – a causa degli acini dal colore viola intenso, ma in particolare dalla caratteristica peculiare del peduncolo di diventare completamente rosso una volta raggiunta la maturazione.
Questo vino, simbolo del Friuli, è da sempre uno dei protagonisti dell’offerta dei vitigni autoctoni di Torre Rosazza che, interpretato con un profilo più nobile, si pone come alternativa di più facile beva e approccio rispetto ad altri vitigni più impegnativi, come il Pignolo e lo Schiopettino, rivolgendosi ai gusti più eterogenei. Un vero ambasciatore dei grandi rossi friulani in Italia e nel mondo.
“Torre Rosazza ha intrapreso da qualche anno un cammino che punta a valorizzare, in chiave moderna, i vitigni autoctoni friulani; sotto il profilo dell’offerta commerciale, con l’uscita del Refosco, allarghiamo la nostra offerta nel segmento premium destinato al settore horeca di alto profilo” – spiega Francesco Domini, Chief Commercial Officer di Leone Alato.
Refosco dal Peduncolo Rosso 2021 di Torre Rosazza
Torre Rosazza è situata nelle prime colline della zona più meridionale dei Colli Orientali, vicino al mare. L’azienda è in cima alla collina, con un affaccio naturale sui propri vigneti: due ampi anfiteatri terrazzati, divisi dalla strada, coronati da macchie boschive. Lo studio dei diversi terroir ha permesso, durante questi primi 50 anni, la localizzazione dei migliori appezzamenti per piantare i diversi vitigni.
Il Refosco dal Peduncolo Rosso posa le proprie radici su terreni argillosi, di origine eocenica, costituiti dalla trasformazione delle marne e delle arenarie denominati localmente “ponca”, che presenta bassa fertilità e una buona capacità di trattenere l’acqua. Le uve provengono da viti di 25-30 anni, la cui produzione è naturalmente limitata, sistemate su terrazze che degradano in balze, i ronchi, appena sotto il palazzo della tenuta. La perfetta esposizione ad est consente di ricevere luce solare durante il mattino, mentre la presenza delle Dolomiti Friulane che riparano dai venti freddi del nord, agevolano l’effetto mitigatore del mar Adriatico a sud, così come l’escursione termica tra notte e giorno, in grado di far esaltare gli aromi, i profumi e l’eleganza delle uve e favorendo la maturazione ottimale.
“Abbiamo deciso di posizionare il Refosco in terrazze situate ad est per preservare i grappoli dai calori intensi pomeridiani – spiega Giovanni Casati, Responsabile Enologo e Agronomo di Le Tenute del Leone Alato. Questa, anche in considerazione del global warming, si sta rivelando la scelta più azzeccata per consentire a questo vitigno autoctono di esprimere il territorio senza snaturare le sue caratteristiche. Soprattutto in fase di maturazione sfruttiamo la ventilazione naturale, che porta l’uva a prolungare la permanenza in pianta con effetti positivi su colore e tannini, garantendo la perfetta sanità degli acini. A livello di produzione il Refosco è il vitigno che ci regala maggiore soddisfazione, è uno dei protagonisti del racconto di Torre Rosazza sui vitigni autoctoni friulani, motivo per cui non abbiamo mai voluto abbandonarlo.”
Note di vinificazione e degustazione
Il Refosco dal Peduncolo Rosso è l’ultima tra le uve rosse ad essere vendemmiata. Dopo la pigiatura le vinacce vengono lasciate a macerare a contatto con i mosti a temperature comprese tra i 25° e i 28° per una settimana, in grandi vasche d’acciaio. Frequenti rimontaggi permettono un’ottima estrazione del colore e una buona corposità. Dopo la fermentazione malolattica, il vino è affinato per un anno in legno in modo da ammorbidire i tannini naturali appartenenti al vitigno, e per complessare il colore. Segue affinamento in bottiglia di almeno 4 mesi, che contribuisce a restituire le sue peculiarità.
Il Refosco dal Peduncolo Rosso Friuli Colli Orientali di Torre Rosazza si presenta con un bel colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei. Al naso esprime profumi fruttati che ricordano la ciliegia, la mora e il mandarino, insieme a note di fiori acidi e tabacco dolce. Al palato apre severo, poi lascia spazio a sensazioni aromatiche più complesse. La trama tannica è di grande eleganza, è un vino fresco e dalla persistenza speziata nel finale.
Si sposa perfettamente ai primi piatti con sughi a base di selvaggina, secondi di carne alla griglia, come la picanha grigliata, costine e stinco di maiale o lepre in salmì, ai piatti della tradizione friulana come il cotechino, il musetto con brovvada o ancora con in formaggi di media stagionatura.
Torre Rosazza
Torre Rosazza, la quintessenza del Friuli. Due ampi anfiteatri di vigneti riempiono il paesaggio, guidando lo sguardo del visitatore verso l’alto, sull’originalità architettonica di Palazzo De Marchi, cuore pulsante e sede della cantina Torre Rosazza. A Oleis di Manzano, sui Colli Orientali del Friuli, le tradizioni e la cultura friulana si fondono con la tecnica e l’esperienza enologica, esprimendosi in maniera inedita nei vini dei 74 ettari della tenuta. Le uve iconiche del Friuli, come la Ribolla gialla, il Picolit e il Friulano rivelano la loro anima vivace, interpretata in una veste fresca e contemporanea. L’impianto di nuovi vigneti nelle zone maggiormente vocate, le attente pratiche agronomiche, il suolo di Ponca e il clima particolarmente adatto alla coltivazione della vite permettono di ottenere vini eleganti e dall’altissimo livello qualitativo. Torre Rosazza è uno dei fiori all’occhiello de Le tenute del Leone Alato, il gruppo che riunisce tutte le aziende vitivinicole di Genagricola con l’obiettivo di valorizzare sul mercato i prodotti e la storia di ogni singola realtà, raccontando il carattere unico e identitario di ciascuna. Storicamente radicata nei Colli Orientali, Torre Rosazza dà particolare attenzione anche alla zona delle Grave, con i 117 ettari del nucleo Le Telizze da cui vengono prodotti sette vini monovarietali.