Barolo Cannubi 2018 di Tenuta Carretta: una sorprendente armonia

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Barolo Cannubi 2018 di Tenuta Carretta

L’annata 2018 è ricordata da molti per gli animati dibattiti sulla sua riuscita, un’annata particolarmente atipica caratterizzata da due fasi metereologiche molto diverse, che hanno restituito infine Barolo estremamente eleganti, profumati e dai tannini finissimi. Questo è stato, in particolare, il caso della menzione Cannubi, celebre per i suoi terreni calcareo-argillosi tra i più ricchi di sabbie nella denominazione, situazione sfavorevole nelle annate calde e asciutte ma ottimale nei millesimi più piovosi, come il 2018, permettendo un completo assorbimento delle forti piogge che hanno caratterizzato il periodo vegetativo intercorso tra aprile e giugno.

Una buona ventura per Tenuta Carretta, storica cantina di Piobesi d’Alba, che possiede sulla collina di Cannubi quattro vigneti, per una superficie complessiva di 2,6 ettari, da cui hanno origine due diverse etichette: il Barolo Docg Cannubi e il Barolo Riserva Docg Cannubi Collezione Rag. Franco Miroglio.

L’annata 2018 non solo contraddistingue la sorprendente riuscita del Barolo Cannubi, ma segna un’altra tappa importante per la cantina che, dopo gli anni di conversione, ottiene il riconoscimento della certificazione “The Green Experience”, i cui protocolli prevedono – tra l’altro – l’inerbimento totale del vigneto con il conseguente divieto dell’uso di diserbanti e disseccanti e la lotta contro gli insetti nocivi con l’utilizzo di trappole a feromoni, favorendo inoltre il ripopolamento di antagonisti naturali quali passeracei e chirotteri.

L’unicità del Barolo Cannubi

Fin dal 1752, Cannubi è un simbolo di prestigio ed eccellenza, risultato di una combinazione unica di fattori pedo-climatici, in grado di produrre vini di massima espressione nell’ambito della denominazione. Questa collina è situata tra due zone geologiche del Barolo profondamente diverse: da un lato, il versante elveziano di Monforte d’Alba, Serralunga d’Alba e Castiglione Falletto, dai terreni profondi e compatti, caratterizzati dalle Formazioni di Lequio e da argille calcaree, in grado di conferire potenza e struttura ai vini; dall’altro, i suoli più giovani e soffici di La Morra e Verduno, le note Marne di Sant’Agata Fossili, che apportano eleganza e profumi. Protetta dal freddo e dal vento grazie ai più alti profili collinari che la circondano, la collina di Cannubi gode di un microclima unico. Tutti questi elementi contribuiscono a conferire al Barolo prodotto qui un’intensità aromatica e un perfetto equilibrio tra eleganza e potenza.

Barolo Cannubi 2018

L’annata

Per quanto riguarda l’andamento meteorologico, l’inverno è stato regolare, con temperature anche sotto lo zero ma mai estremamente fredde. Gli abbondanti rovesci e la neve caduta hanno permesso alle falde acquifere di ripristinare i livelli abituali messi a dura prova dalla siccità del 2017. Più nello specifico, il 2018 è stato un anno con una primavera fredda (il che ha ritardato il germogliamento) con un maggio piovoso e fresco. La pioggia si è poi alternata al sole mitigando le alte temperature fino alla fine di agosto, per lasciare poi spazio a un finale di maturazione fatto di giornate calde e asciutte con una buona variabilità delle temperature tra il giorno e la notte. Le viti, in questa situazione, sono cresciute rigogliose e i grappoli sono arrivati alla maturazione in modo pressoché perfetto, con acini sanissimi, integri e ben maturi. La gradazione alcolica potenziale delle uve era elevata e l’acidità adeguata, caratteristiche che hanno fatto presagire l’alta qualità di quest’annata e la promessa di una grande evoluzione. A posteriori, a cinque anni di distanza, la 2018 è risultata quindi essere un’annata in grado di dare vita a vini di grande struttura ma morbidi, equilibrati e armonici, con tannini sorprendentemente fini e morbidi.

Vinificazione

La vendemmia si è svolta – come di consueto – manualmente. La fermentazione, con macerazione a cappello sommerso, si è protratta per 15-20 giorni alla temperatura di 28°. Al termine, il vino è stato fatto affinare prima in tonneau di rovere e in seguito in botte grande per un minimo di 24 mesi. Ha fatto seguito l’imbottigliamento e l’affinamento in bottiglia per almeno 12 mesi prima della messa in commercio.

Note di degustazione e abbinamenti consigliati

Il Barolo Cannubi 2018 di Tenuta Carretta offre nel bicchiere un colore granato vivo e intenso. Al naso esprime decise note aromatiche di rosa e frutta matura, a cui seguono sentori di liquirizia, cacao e spezie. Al palato si rivelano la struttura, l’equilibrio acidotannico e l’eleganza che rendono questo Barolo una fedele espressione della leggendaria MeGA da cui prende vita.
Il Barolo Cannubi 2018 risulta ottimo nell’abbinamento con primi piatti ricchi e secondi importanti, come carni rosse e brasati, selvaggina o formaggi stagionati.

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