Dal cuore delle Terre Alfieri, patrimonio UNESCO e punto d’incontro tra Langhe, Roero e Monferrato, l’azienda vitivinicola Marchesi Alfieri, una delle più note e storiche del territorio, presenta l’Alfiera Barbera d’Asti DOCG Superiore 2020, nuova annata del suo vino icona, che proprio lo scorso anno ha celebrato le 30 vendemmie.
Portavoce della lunga storia e dell’evoluzione di Marchesi Alfieri, che vanta più di 300 anni di intraprendente presenza sul territorio, l’Alfiera non è solo la migliore rappresentazione attraverso cui si esprime il potenziale della barbera, ma riflette anche a pieno la filosofia produttiva dell’azienda, fortemente incentrata sui concetti di equilibrio ed eleganza.
Mai forzare la mano della natura, affinché essa possa esprimersi al meglio: solo in questo modo è possibile ottenere vini di qualità, che sappiano farsi apprezzare per il loro stile unico e che siano, allo stesso tempo, la massima rappresentazione del legame con il territorio di origine.
Il patrimonio vitivinicolo dell’azienda di San Martino Alfieri vede vigneti storici alternarsi a impianti più giovani per un totale di 20 ettari vitati, distribuiti su 4 diverse colline: Sansoero, Quaglia, Calandrina e Vigna del Castello.
Le uve da cui ha origine l’Alfiera provengono dai vigneti di una di esse, la Quaglia, il cui versante sud è vocato alla coltivazione, tra le altre, delle viti di barbera.
«La 2020 è stata un’annata produttiva che ha richiesto un importante diradamento dei grappoli, mirato a riequilibrare le quantità di uva in ogni pianta, garanzia necessaria per una perfetta maturazione fenolica delle uve», afferma Mario Olivero, enologo di Marchesi Alfieri dal 1999.
Dal punto di vista climatico l’annata 2020, dopo un inverno relativamente mite e poco piovoso, rientra nella normalità, con apporti idrici regolari durante la primavera e l’estate, in cui si sono verificate le tipiche ondate di calore dei mesi di luglio e agosto.
I grappoli vengono raccolti manualmente e in cantina subiscono scelta e controllo sul tavolo di cernita e successiva diraspapigiatura soffice. Alla fermentazione sulle bucce in vasca di acciaio alla temperatura di 28 – 30 °C per circa 15 – 20 giorni, segue fermentazione malolattica in barriques di rovere francese, con bâtonnages.
NOTE DI DEGUSTAZIONE
L’Alfiera Barbera d’Asti DOCG Superiore nel calice si presenta di colore rosso rubino, scuro e impenetrabile alla vista, per poi assumere una leggera sfumatura granata con l’invecchiamento.
A differenza di alcuni millesimi precedenti quali il 2017 e il 2019, associati a estati molto calde, l’Alfiera 2020 al naso si caratterizza per intense note fruttate e speziate, completate da una leggera traccia balsamica.
Al palato risalta già l’equilibrio tra tannini, leggere note di rovere, alcol e freschezza tipica del vitigno. «Oltre ad essere immediata e, sin da ora, caratterizzata da un’ottima bevibilità, possiede corpo e struttura, indispensabili per un lungo affinamento in bottiglia», conclude Mario Olivero.
L’Alfiera Barbera d’Asti Superiore DOCG, ideale in abbinamento a carni rosse e formaggi di media e lunga stagionatura non erborinati, matura e si esprime bene per oltre 10 anni dalla sua vendemmia.
MARCHESI ALFIERI
Negli ultimi 300 anni, Marchesi Alfieri è stata artefice dell’eredità storica e culturale del Piemonte. Tutela e valorizza il patrimonio paesaggistico e agricolo delle Terre Alfieri di cui i suoi iconici vini rappresentano l’espressione più pura. Conserva cantine storiche in cui si producono vini di grande eleganza, tra cui l’Alfiera, icona della Barbera e del terroir di San Martino Alfieri, e La Tota, che nasce da uve Barbera in purezza provenienti da vigneti differenti per età, esposizione e tipo di terreno. In una corte senza tempo, vive ancora oggi una famiglia naturalmente predisposta all’ospitalità, dove il buongusto è di casa.