Riforma delle Indicazioni geografiche, tenere fuori il vino equivarrebbe a isolamento

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“Per Unione italiana vini è importante che il vino europeo rientri nella riforma delle Indicazioni geografiche. Il nostro settore non può rimanere disancorato dalle politiche di qualità Ue: si rischia un isolamento pericoloso proprio in un momento delicato in cui le insidie, non ultime quelle delle lobby salutiste, sono dietro l’angolo”. Lo ha detto oggi il presidente di Unione italiana vini (Uiv), Lamberto Frescobaldi, commentando le dichiarazioni del relatore del Parlamento Ue della Riforma, Paolo De Castro, in merito alla proposta di revisione del sistema delle indicazioni geografiche dell’Unione Europea.

“Concordiamo – ha aggiunto Frescobaldi – con le argomentazioni del relatore, Paolo De Castro, secondo il quale tenere fuori il vino sarebbe un pericolo prima di tutto perché questo avvalla politicamente le tesi di chi vuole il nostro comparto fuori dall’alveo del sistema di qualità delle Ig agroalimentari europee. Un rischio che il vino non può permettersi di correre, ancor più in vista della possibile riforma del regolamento sulla cosiddetta promozione orizzontale. Nella proposta di De Castro – ha concluso il presidente Uiv – non vediamo pericoli rispetto a una perdita di specificità del vino e apprezziamo lo sforzo di trovare la giusta risposta ad alcune perplessità che avevamo espresso sulla proposta della Commissione, come il ruolo di Euipo e nuove restrizioni nei disciplinari di produzione”.

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