Dal 13 al 15 febbraio il place to be per le realtà enoiche di tutto il mondo è Parigi con il suo Wine Paris & Vinexpo Paris, edizione 2023. Il salone internazionale dedicato al settore vitivinicolo si conferma sempre di più una vetrina importante per il comparto, dal respiro sempre più internazionale (3.150 espositori in provenienza da più di 30 Paesi). Non poteva quindi mancare Tenuta Mazzolino, cantina gioiello dell’Oltrepò, già protagonista nel 2019.
La realtà di Corvino San Quirico – con i suoi venti ettari vitati, dolcemente adagiati sulla riva destra del Po, nella zona collinare a ridosso degli Appennini, in provincia di Pavia – continua dunque il suo dialogo con gli interlocutori del Wine Paris – professionisti, buyer, winelover, giornalisti e opinion leader internazionali –. Il mercato francese diventa sempre più interessante, assestandosi secondo al mondo per consumo di vino – dopo gli USA e seguita dall’Italia – ma è soprattutto un hub di tendenze sul mondo enoico.
“L’appuntamento di Parigi apre le danze delle fiere dedicate al mondo del vino”, afferma Francesca Seralvo, terza generazione alla guida della Tenuta, appassionata Vigneron, attenta degustatrice ed emozionante storyteller dei suoi vini e della loro storia. “Negli ultimi anni quello a Port de Versailles è senza dubbio un evento immancabile per noi. Qui abbiamo la possibilità di confrontarci con un pubblico eterogeneo e molto diverso dalle altre fiere e ovviamente è una ribalta interessante per far conoscere e degustare alcune delle nostre referenze”.
All’assaggio parigino la Tenuta farà degustare quattro vini: Il Terrazze, un Pinot Nero (il nostro “village”, tutta la collina in una bottiglia come amano definirlo in cantina), elegante e raffinato come solo il Pinot Noir sa essere, ma anche fresco e intenso, figlio di una vigna “difficile” e come tutte le cose che richiedono più tempo e fatica, rivela un carattere unico e deciso; poi il Blanc, da uve Chardonnay che si può riassumere in queste parole “Sole del mattino, gesso, burro salato, buccia di limone”, ovvero un bianco elegante, affinato in fusti di rovere che al palato si rivela ricco e profondo con note agrumate, fruttate e minerali complesse.
Sarà possibile anche degustare il Camarà, fratello minore del Blanc, sempre da uve Chardonnay, ma più fresco e vivace, è la classica bottiglia “che finisce in dieci minuti!” come la definiscono sul sito della Tenuta, e non potrebbe essere diversamente: con i suoi sentori fruttati, quasi aromatici dello Chardonnay vinificato in acciaio che si rivelano anche al palato ben supportati da acidità e sapidità è un bianco giovane d’annata e di razza! Infine, la Bonarda, il vino del territorio che parla proprio il linguaggio della tradizione, che nell’Oltrepò affonda le sue radici, 100% Croatina, con i suoi classici profumi di marasca e mirtillo e qualche cenno floreale e pepato, in bocca è senza dubbio fruttato e saporito, un tannino schietto e vivo come l’essenza di questo vino.
L’appuntamento è dal 13 al 15 febbraio, alla Ville Lumiere, in una Parigi invernale che per 3 giorni si straforma nella capitale europea del vino.