Ciuffi di compatto tappeto verde brillante, soffice e vellutato, profumato un segno prezioso e raro… E’ il muschio che regolarizza la temperatura e l’umidità del suolo. La sua composizione compatta e spugnosa, gli permette di assorbire e trattenere grandi quantità di acqua che rilascia poi in maniera graduale e lenta attraverso il suolo, procedendo ad irrigarlo spontaneamente proteggendo il terreno dagli sbalzi di temperatura. Una delle espressioni della complessità e della meraviglia della natura.
Avete mai visto un vigneto col muschio che cresce rigoglioso sotto i filari? Forse in Germania, Austria o in Alto Adige? Ma eccezionalmente anche a Montalcino, proprio nel bel mezzo della Toscana! Ad oltre 500 metri di altitudine, c’è un vigneto di 10ha unico nel suo genere, con esposizione nord …..tra gli ultimi ad essere raccolti in tutta la Toscana.
“La posizione fresca e ventilata ci permette il lusso di essere praticamente l’ultima vigna ad essere raccolta nel comune di Montalcino, permettendoci sempre di ottenere una perfetta maturazione fenolica. La freschezza di questo territorio alto e scosceso è testimoniata dal fatto che in larghi tratti del vigneto abbiamo addirittura il muschio che cresce sotto il filare, caratteristica questa da vigneto di montagna …. ” racconta Antonio Michael Zaccheo, con Cateterina Sacchet la seconda generazione dei produttori Carpineto.
L’esposizione a nord, in zona ventilata dona ai vini un microclima strategico, unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, il che rende più facile una maturazione che si prolunga e permette una raccolta tardiva con tutti gli effetti che questo ha sul vino in termini di maturazione fenolica, acidità, percentuale zuccherina e quindi poi al palato una freschezza sempre vivace, profumi intensi, eleganti, complessi e buona longevità.
Uve raccolte da Vigneto Paradiso, uno dei più alti della denominazione, laddove lo sguardo si abbandona al respiro più vasto. La Tenuta di Montalcino di Carpineto, in posizione privilegiata, a 500 mt sul livello del mare, in località Rogarelli, è uno degli insediamenti più alti della denominazione e più panoramici con la vista che spazia dal centro storico di Montalcino (da cui dista 2 km in linea d’aria) del quale s’inquadra l’intero perimetro della cinta muraria, alla Val d’Arbia, dove all’antica Cassia si unisce la via Francigena, e nelle giornate limpide fino anche a Siena. Alzando lo sguardo poi, oltre la prima linea di colline all’orizzonte verso nord, si possono scorgere addirittura le colline del Chianti Classico sopra Siena.
La più piccola delle cinque tenute di Carpineto è tra le più suggestive: una sorta di wine boutique con antichi casali in pietra circondati da querce secolari e tutto intorno 53 ettari di terreno di cui 10 di vigneto piantati a sangiovese grosso allevato a cordone speronato (3,5 h di Brunello, 5 di Rosso di Montalcino, il resto Sant’Antimo Rosso), a una densità di 5700 piante per ettaro, un uliveto e un fitto bosco di querce, lecci e macchia mediterranea.
Dal punto di vista geologico, la tenuta o Appodiato di Montalcino si trova sul complesso indifferenziato delle argille scagliose, costituito prevalentemente da scisti, calcari marnosi e arenarie quarzose. La leggera esposizione verso nord, in posizione panoramica e ventilata, dona ai vini di questa tenuta un microclima unico, caldo di giorno e temperato e fresco di notte, che conferisce al Brunello profumi intensi e complessi, una bella freschezza, mineralità, eleganza, raffinatezza e grande longevità.
La posizione elevata dei vigneti, grande risorsa considerato il cambiamento climatico, permette infatti una maturazione prolungata, quindi una vendemmia tardiva, come si faceva in passato. Tra le ultime vigne ad essere vendemmiate nel territorio, spesso anche l’ultima in assoluto. Questo progredire lento permette di attendere la perfetta maturazione fenolica delle uva mantenendo giusta acidità e tenore zuccherino.