Il rosa a San Valentino è d’obbligo, almeno nel calice e Maso Martis, la prestigiosa Maison spumantistica trentina, propone ben due versioni di metodo classico Trentodoc rosé: il 100% Pinot Nero Extra Brut Rosé 2019 per lei, il Monsieur Martis Brut Rosè 2017, 100% Pinot Meunier, per lui.
Delicato ed elegante, ma anche energico e avvolgente, dotato di un’espressività fuori dal comune: sembra la descrizione dell’uomo dei sogni; invece, stiamo parlando dell’Extra Brut Rosé 2019 di Maso Martis (40 euro), Rosè de Noir, vero e proprio elogio al Pinot Nero. Al naso, fragoline e mandarino danno freschezza alle note pepate e lievitate, a cui si aggiunge un tocco di erbe aromatiche, mentre al sorso le note di arancia e pompelmo giocano con i sensi e il palato, in un tourbillon di setosa effervescenza e un finale fresco e minerale. Un Metodo Classico di notevole carattere, che interpreta fedelmente lo spirito dei grandi rosé, teso e verticale, strutturato e profondo, ideale per chi ama gli spumanti intensi e ricchi. Perfetto per essere degustato in abbinamento a risotti con crostacei, guazzetti di pesce, con un trancio di salmone al forno o con carni bianche delicate.
Un bacio speziato e vellutato è invece quello che si riceve dal Pinot Meunier, vitigno famoso per dare vita a spumanti delicati, rotondi e più fruttati, con una leggera nota vegetale e un’acidità più marcata rispetto ai Rosè de Noir da Pinot Nero. Così è Monsieur Martis 2017, 100% Pinot Meunier (70 euro), dallo splendido colore rosa con riflessi aranciati: una permanenza sui lieviti di almeno 48 mesi regala struttura, profondità, volume e un perlage cremoso. Al naso sprigiona un inebriante bouquet di lamponi, piccoli frutti rossi croccanti, ciliegia, arancia amara, toni minerali e un originale tocco speziato. Sentori che si ritrovano al sorso, dove è sapido, fresco e persistente. Un Metodo classico, anche in questo caso, che cerca di far esprimere al massimo l’unicità del vitigno e dell’annata. Ideale in abbinamento a crudità di pesce, crostacei, frittura di pesce e carni bianche.
A proposito di Maso Martis
Maso Martis è nata nel 1990, grazie ad Antonio Stelzer e all’allora fidanzata Roberta Giuriali. Insieme, Antonio e Roberta Stelzer hanno costruito una delle realtà della spumantistica nazionale tra le più premiate, che oggi conta su 12 ettari di vigneto di proprietà condotti a regime biologico, una produzione di circa 100mila bottiglie all’anno vendute per il 95% in Italia e per il resto all’estero (Europa, Giappone, Stati Uniti).
«Da subito ci siamo dedicati quasi esclusivamente all’arte della produzione di spumante metodo classico: una vera e propria sfida allora, dove questa tipologia di prodotto del Trentino non aveva ancora raggiunto la reputazione di alta qualità come oggi ha con il marchio TRENTODOC. Il metodo classico è il vino che amiamo, che per noi meglio rappresenta il terroir del Trentino, il vino che abbiamo scelto per passione, complici la giovinezza e l’entusiasmo con il quale siamo partiti. Oggi la produzione di metodo classico è per noi parte integrante della nostra quotidianità, che ha abbracciato negli anni una selezione e gestione particolare del vigneto, tutto di nostra proprietà», spiegano Antonio e Roberta Stelzer, oggi affiancati dalle figlie Alessandra e Maddalena.
Maso Martis si trova a Martignano, ai piedi del Monte Calisio (detto anche Argentario) sopra Trento, a 450 metri di altitudine: un terreno montano che conosce la coltivazione già dalla fine del 1800, ottimamente esposto e accarezzato dalla brezza di montagna. «Per noi è importante che ogni bottiglia rispecchi l’annata nella quale è stata prodotta e che l’attenzione con la quale curiamo la salubrità della vigna, sia la stessa che poniamo nella tutela del nostro ambiente di vita quotidiano. L’attenzione al dettaglio è frutto di un prezioso lavoro di gruppo, dove la presenza di Daniele Tomasi con Daniel Fedrizzi in vigna e di Matteo Ferrari in cantina, sono parte integrante del nostro appassionante progetto».
La firma di Maso Martis è pertanto una concreta realtà che sigla ogni singola bottiglia: in pochi anni tutti gli spumanti metodo classico della cantina hanno ottenuto i massimi riconoscimenti delle più importanti guide di settore.