10.1 C
Roma
2 Aprile 2025

Maison Anselmet presenta Fumin élevé en fût de chêne 2021

Articoli interessanti

Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Da tre generazioni la famiglia Anselmet produce grandi vini in Valle d’Aosta, a Villeneuve, dove lavora su poco più di 10 ettari suddivisi in 64 parcelle di piccole e piccolissime dimensioni, su di una lingua di terra di circa 35 chilometri, tra Avise e Chambave.

Cuore della produzione sono gli appezzamenti a Villeneuve e Saint Pierre, posti sulla sinistra orografica della Dora Baltea, dove i filari crescono su terreni poveri di sostanza organica, che costringono la vite ad andare in profondità e a dare il massimo per raggiungere la piena maturazione degli acini.

Accanto alla coltivazione e vinificazione di vitigni internazionali come Pinot Nero, Merlot, Chardonnay, Gamay e Pinot Grigio, a cui si imprime un carattere “valdostano” attraverso una scrupolosa scelta dei luoghi d’impianto e una vinificazione su misura, gli Anselmet si dedicano al recupero di vitigni autoctoni e dimenticati quali il Petit Rouge, il Cornalin, il Fumin, il Mayolet e il Muscat.

Per Maison Anselmet, il lavoro in vigna è baricentro dell’attività produttiva. Come afferma Giorgio Anselmet, oggi alla guida della cantina, «La vigna ha per me un carattere monumentale e la viticoltura è per noi una delicata questione di strategia sperimentale, capace di adattarsi e migliorarsi in base alle condizioni esterne, per porre ciascuno vitigno nelle condizioni di raggiungere la massima espressività».

Un’etichetta simbolo di questa filosofia produttiva e del desiderio di tutelare, valorizzare e, ancor prima, riscoprire vitigni autoctoni è sicuramente il Fumin Vallée d’Aoste Élevé en Fût de Chêne 2021, prodotto da uve 100% Fumin provenienti dai suoli sabbiosi delle due parcelle nei comuni di Saint Pierre e Villeneuve, tra i 700 e gli 800 m s.l.m.

Dopo la vinificazione, per il Fumin 2021 di Maison Anselmet è previsto un periodo di affinamento di 18 mesi in tonneaux, durante i quali acquista intensità e complessità.  Al calice si presenta di un rubino-porpora di ottima fittezza e definizione. Al naso presenta intriganti profumi di brace, di chine, di frutti di bosco. Il palato è denso e strutturato quanto sottile e ricco di sfumature. Il tannino è compatto, l’allungo pieno di sapore, il finale sa di erbe mediterranee e officinali.

Se dunque la vigna è baricentro dell’attività produttiva, per la famiglia Anselmet il lavoro in cantina non è meno importante: essa è il luogo in cui interpretare ed esaltare il mutevole spirito dei vini di montagna, nonché valorizzare il rispetto della tradizione vitivinicola della regione valdostana, intesa come desiderio di dare continuità alla storia.

Fumin Vallée d’Aoste Élevé en Fût de Chêne 2021 Maison Anselmet

- Supporta Bereilvino.it -Donazione Paypal

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Supporta Bereilvino.it -Donazione PayPal

Ultimi articoli

Cantine Italiane