Nabucco, il vino simbolo dell’azienda parmense Monte delle Vigne prodotto quasi esclusivamente con uve Barbera e Merlot, celebra quest’anno le trenta vendemmie. Nabucco è una sintesi profonda dell’identità dell’azienda: è il primo vino nato in casa Monte delle Vigne, nel 1992, ed è il primo rosso fermo realizzato a Parma, un territorio dove per tradizione dominano i frizzanti. Il nome del vino è un omaggio al territorio parmense e al suo carattere legato al mondo lirico come città della musica.
Fin dagli inizi Monte delle Vigne si è orientata all’allevamento di vitigni autoctoni, come la Barbera da cui nasce Nabucco, che riescono ad esprimere al meglio il terreno in cui vengono allevati. A questo l’azienda ha sempre affiancato grande attenzione alla sostenibilità, obiettivo che viene perseguito sia in vigneto che in cantina, dotata di impianto fotovoltaico da 40 kW, sistema solare termico e di recupero delle acque piovane per l’irrigazione, oltre che di procedure per il riciclo dei materiali.
“Nabucco – dichiara Paolo Pizzarotti – non celebra solo i suoi primi trent’anni, ma anche l’inizio di un lungo cammino che ha visto la nostra azienda protagonista della produzione di vini biologici di qualità, nel rispetto della sostenibilità e sostenuti da una forte passione, a partire da vitigni radicati nel territorio, e dal peculiare carattere fermo in controtendenza con i vini frizzanti tipici di questa terra. Una festa per il successo di un vino quindi che, fin dal nome, trasmette energia e tenacia, gli stessi valori dell’opera verdiana che ha debuttato alla Scala di Milano nel 1842.”
I vigneti con cui viene prodotto Nabucco hanno dai nove ai trent’anni di età e crescono su terreni calcareo-argillosi ad un’altitudine di 200/300 metri. L’uva Barbera viene selezionata e raccolta a mano e macera, dopo la fermentazione a 32°, 30 giorni sulle bucce e affina poi 12/14 mesi. Le barriques utilizzate sono di rovere francese di Allier, privilegiando tostature medie dolci, provenienti da diverse tonnellerie: Berthomieu nei primi anni, Vicard dal 2007, e negli anni successivi Taransaud, Centre France e Orion. Con l’introduzione – dal 2018 – di botti di rovere da 25 e 20 ettolitri e la riduzione dell’inserimento di legni nuovi al di sotto del 30%, il vino è risultato più fresco, fruttato, polposo, con tannini meno evoluti. Mantiene comunque la classica struttura ed eleganza tipica dei vini affinati in legno. Nel calice il vino è rosso rubino carico con riflessi violacei, al palato è avvolgente ed equilibrato, fruttato, con tannini morbidi e setosi, mentre al naso i profumi sono ampi ed intensi, su note di frutta rossa, liquirizia e sottobosco. Perfetto con carni rosse, arrosti e Parmigiano Reggiano.
***
Andamento annate Nabucco
1998
In quest’annata si ha una piccola produzione, proveniente da vigneti con più di trent’anni. Fermentazione malolattica spontanea in legno. Le uve affinano in legno per circa 12 mesi, in barriques di secondo e terzo passaggio.
Percentuali: 70% Barbera e 30% Merlot
2005
La 2005 si può definire un’annata “normale”, le abbondanti precipitazioni dei primi mesi dell’anno permettono di ripristinare le riserve idriche del suolo e un’estate non troppo calda favorisce una buona vendemmia, iniziata a metà settembre per il merlot e ai primi di ottobre per la barbera. Affinamento di circa 14 mesi in barriques francesi, per la maggior parte di Berthomieu, con circa un 30% di legno nuovo.
Percentuali: 70% Barbera e 30% Merlot
2011
Il 2011 è un’altra annata fuori dagli schemi, con una primavera con temperature superiori alla media, che danno inizio a uno sviluppo vegetativo anticipato. Ciò si traduce in un’altra vendemmia anticipata tra agosto per il merlot e settembre per la Barbera. La Barbera trae beneficio dal caldo di agosto, favorendo l’abbassamento naturale dell’acidità tipica del vitigno. In questa annata entrano nel blend anche le uve provenienti da vigneti di proprietà piantati nel 2003 e 2004. Affinamento di 14 mesi con introduzione di barriques di Tarasau e Vicard.
Percentuali: 70% Barbera e 30% Merlot
2015
L’annata non particolarmente calda riporta il periodo vendemmiale nei canoni tradizionali, tra la fine settembre e la prima metà di ottobre. La conseguente maturazione fenolica favorisce tannini morbidi, un buon equilibrio acido e intensità colorante nella barbera, presente in quantità superiore all’80%. L’affinamento avviene in botti di rovere Mittelbergher e in barriques di secondo e terzo passaggio.
I vigneti utilizzati sono merlot Bella Foglia, raccolto il 13 settembre con resa di 110 quintali per ettaro, Barbera Bella Foglia, raccolta il 2 ottobre con resa di 60 quintali per ettaro, Barbera Monte Bianco raccolta il 12 e il 13 ottobre con resa di 90 quintali per ettaro.
Percentuali: 70% Barbera e 30% Merlot
2018
L’annata 2018 è caratterizzata da un inverno protratto fino a fine marzo, anche se non particolarmente freddo, con una conseguente lenta ripresa vegetativa. Precipitazioni frequenti sia primaverili che nella prima parte dell’estate favoriscono la lenta e regolare maturazione delle uve, conferendo un ottimo equilibrio di tutte le componenti con freschi sentori fruttati. Prevalenza di vino affinato in botte e barriques di secondo passaggio.
Percentuali: 90% Barbera e 10% Merlot
2019
Scarsa, o addirittura avara, sul vigneto di Montebianco, addirittura generosa in altri, ma di assoluta eccellenza qualitativa ovunque: il 2019 è stata un’annata quanto mai varia.
L’annata è iniziata con un marzo secco e caldo, un aprile all’insegna del tempo variabile e un maggio con temperature insolitamente basse. Il protrarsi di quelle condizioni atmosferiche piuttosto fredde ha ritardato la stagione fenolica di 20 giorni. Un inizio estate torrido da piena estate ha favorito la crescita rapida e florida nei vigneti. Le piogge di fine luglio e agosto hanno raffrescato e abbassato le temperature notturne, e questo ha permesso alle uve di maturare con una gradazione equilibrata tra zuccheri e acidità.
La vendemmia è cominciata un po’ in ritardo rispetto alle ultime annate ma più allineata alla storicità dei Colli di Parma. Il tempo bello e mite che ha accompagnato quel periodo ha fatto sì che i grappoli giungessero a una maturazione ottimale: il 2019 promette di essere un’ottima annata con delle uve da un impatto aromatico più significativo degli ultimi anni
Percentuali: 90% Barbera e 10% Merlot
Monte delle Vigne
Nel 1963 Pietro Pizzarotti acquista la Villa di Monticello, un podere di 100 ettari circondato dal bosco sulle colline parmensi di Ozzano Taro, dove sogna di riportare l’arte della viticoltura. Vent’anni dopo nasce Monte delle Vigne e nel 2004 l’azienda incontra Paolo Pizzarotti, figlio di Pietro ed erede del podere confinante con la cantina. Paolo entra in azienda e le dà nuovo slancio. Oggi la cantina conta 40 ettari vitati, dove alleva vitigni autoctoni valorizzando il patrimonio culturale e identitario del territorio e con una forte impronta sostenibile, sia in vigna che in azienda. Nel 2021 Monte delle Vigne ha ultimato la conversione in biologico, dando forma ad un lungo percorso atto a custodire la biodiversità dell’area e dando vita a vini identitari come Nabucco e Callas, omaggio al carattere lirico di Parma, e ai vini della prosa, da uve in purezza che raccontano il territorio.
https://montedellevigne.it/it/