Viene lanciato oggi sul mercato Icarus, il primo rosso firmato “La Cricca”, la giovane realtà friulana che negli ultimi anni è salita alla ribalta dell’alta ristorazione e del grande pubblico anche internazionale grazie all’eccellenza dei suoi vini bianchi. “La scelta di proporre solo vini bianchi era dettata dalla nostra volontà di assecondare i tempi lenti della natura: ogni nuovo vino va compreso a partire dalle uve, atteso e curato in ogni suo dettaglio fino all’imbottigliamento – spiega Luca Comello, fondatore e amministratore de La Cricca -. Nel caso di Icarus questo processo ha richiesto circa 4 anni ma siamo estremamente orgogliosi del risultato. Il nostro obiettivo è di continuare a crescere con i nostri vini indipendenti e ostinati”.
Il percorso della cantina friulana ha puntato tutto sulla qualità e sulla sostenibilità sin dal suo avvio nel 2016. Questo ha portato alla valorizzazione di vitigni autoctoni come il Friulano (recentemente premiato come Vino Top da Slow Wine) o internazionali ma con una lunghissima storia in Friuli come il Pinot Bianco, il vino più iconico de La Cricca che le ha consentito di essere scelta da diversi ristoranti stellati in tutta Italia.
Icarus 2020 – realizzato con l’enologo Giacomo Orlando e l’agronomo Luca Didonè – è un blend di Cabernet Sauvignon, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso, un vino contemporaneo e internazionale, strutturato ma agile e versatile negli abbinamenti, ottimo con affettati gustosi, primi e secondi piatti di carne, piatti vegetariani saporiti come le melanzane alla parmigiana, formaggi a media e lunga stagionatura. Al naso spiccano i frutti rossi come ribes e lamponi alternati a note di sottobosco, seguiti da sentori speziati, infine un cenno di liquirizia e note balsamiche come l’eucalipto. Al palato risulta strutturato, armonico, con una chiara vena sapida che si chiude su lunghe e calde note di cacao e di spezie.
Il nome nasce dopo aver assistito alla mostra “La forma dell’infinito” a Udine. “Abbiamo visto l’Icarus di Matisse in mostra e l’immagine ci ha immediatamente colpito per la sua forza evocativa – spiega Luca Latronico, socio del progetto -. Icaro vola, in un tappeto di stelle lucenti, non con le ali ma con la forza del suo cuore. Abbiamo pensato che rappresentasse al meglio il nostro progetto.”
Come nella tradizione de La Cricca, Icarus riporta sull’etichetta una poesia scritta di proprio pugno. Ogni bottiglia è unica, sigillata con la gommalacca rossa e numerata a mano. Di Icarus 2020 sono state prodotte 1.000 bottiglie da 75cl e 100 magnum da 1,5l., acquistabili nelle migliori enoteche o sul sito vinilacricca.it.