Le Tenute Cecchi guardano al biologico

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tenuta val delle rose

Dal 1893 la famiglia Cecchi si è dedicata alla produzione di vini capaci di interpretare i territori d’origine in chiave contemporanea: fedeli al varietale e strutturalmente piacevoli ed eleganti. L’azienda, che ad oggi possiede cinque tenute, quattro in Toscana e una in Umbria, ha da tempo introdotto pratiche sostenibili nella loro gestione, arrivando nel 2021 a completare la conversione al biologico per tutti i vigneti di proprietà di Val delle Rose (Maremma) e di Tenuta Alzatura (Montefalco): un patrimonio di 215 ettari.

Il rispetto per l’ecosistema accompagna da sempre la crescita aziendale delle Tenute Cecchi. L’impegno a minimizzare l’impatto ambientale è una strada che Cecchi ha deciso di percorrere con convinzione, con l’obiettivo di tutelare il futuro dell’habitat circostante, nel rispetto delle persone, del paesaggio e del territorio.

Cecchi è stata, agli inizi degli anni ‘90, la prima azienda Toscana a disporre di un impianto di fitodepurazione delle acque reflue, realizzato al fine di ridurre il consumo energetico e reimpiegare l’acqua depurata. Nel 2012, tale impianto è stato riprodotto nell’azienda maremmana Val delle Rose ottenendo il premio Toscana Ecoefficiente della Regione Toscana.

Oggi Val delle Rose e Tenuta Alzatura sono proiettate a un’espansione dei vigneti. Un progetto che porterà in conduzione biologica il 65% del patrimonio viticolo complessivo di Cecchi.

Per Val delle Rose la conduzione biologica è diventata una necessità – commenta il direttore di Val delle Rose Piero Sabatino – Il fulcro di tutte le attività è la valorizzazione del territorio e del prodotto: solo rispettando e assecondando l’ambiente che accoglie i vigneti l’azienda può ottenere il massimo qualitativo dei vini. Un impegno che si traduce nella massima espressione del territorio maremmano.”

Pensiero che trova concorde anche Alessandro Mariani, direttore di Tenuta Alzatura: “Mantenere inalterate e non depauperare le risorse che la Natura ci mette a disposizione è la missione comune che tutti noi dobbiamo perseguire. La conduzione con regime biologico viene incontro a queste esigenze.”

Le tenute in conduzione biologica

Val delle Rose

Val delle Rose si trova a Grosseto, in località Poggio la Mozza, cuore produttivo del Morellino di Scansano DOCG, di eleganti bianchi a base Vermentino e di vini rosati di grande carattere.

I terreni maremmani sono caratterizzati da una conformazione pedologica molto varia che passa da suoli rocciosi ad altri più sciolti e medio-sciolti di dune quaternarie. Proprio per valorizzare le diverse caratteristiche dei suoli, l’azienda ha scelto di effettuare micro-vinificazioni, mirate ad identificare la migliore combinazione tra parcella e vitigno. Ancora oggi i singoli vigneti vengono vendemmiati e vinificati separatamente in vista degli assemblaggi finali.

La prima etichetta certificata Bio della Tenuta, Litorale Maremma Toscana Vermentino DOC 2021 è proprio figlia di questo lavoro di ascolto del territorio. Nel vigneto che dà il nome al vino, Cecchi ha trovato la massima espressione dell’uva Vermentino, grazie alla perfetta insolazione e ai suoli ricchi di scheletro e minerali su cui crescono le viti.

Un vino monovarietale capace di coniugare splendidamente struttura e freschezza.
Litorale Maremma Toscana Vermentino DOC 2021 si presenta di un colore giallo paglierino con lievi riflessi dorati. Al naso si aprono intense note fruttate; mentre al palato si evidenzia una componente aromatica importante, unita ad una piacevole persistenza. Un vino intenso e generoso, di grande struttura e mineralità.

Tenuta Alzatura

I possedimenti vitati della Tenuta sono suddivisi in 3 corpi distinti, posizionati nelle zone di Alzatura, Monterone e San Marco. Le esposizioni sono prevalentemente sud-est e sud-ovest con l’unica eccezione di Monterone, rivolto ad est-sud-est. Ancora prima della certificazione biologica, la conduzione agronomica della Tenuta, così come succede anche per le altre proprietà, era mirata alla sostenibilità e alla ricerca del minor impatto ambientale possibile. Sono stati messi in atto programmi di agricoltura integrata fino al 2018, anno in cui l’azienda ha dato inizio al processo di conversione biologica, completato nel 2021.

La prima etichetta certificata Bio della Tenuta è Cortili Montefalco Bianco DOC 2021. Questo vino, con una produzione di 6.000 bottiglie, è un omaggio alla tradizione umbra di piantare Trebbiano Spoletino nei cortili delle case, i luoghi tradizionalmente dedicati alla convivialità. Un’uva autoctona a bacca bianca che rischiava di andare perduta e su cui l’azienda ha scelto di investire anche in virtù delle sue interessanti caratteristiche agronomiche e organolettiche, quali la maturazione tardiva (la sua vendemmia arriva alla seconda decade di ottobre), la resa medio bassa, la notevole resistenza alle malattie e l’elevata acidità.

Un’uva unica nel suo genere che non presenta alcuna parentela con gli altri Trebbiano se non nel nome, che tuttavia sembrerebbe derivare dal fatto che veniva coltivato nella pianura di Trevi (Trebium) a differenza degli altri Trebbiani il cui nome deriverebbe invece dal latino “Trebula”, fattoria. Cortili presenta un bouquet fresco di fiori bianchi e in bocca si esprime con una spiccata mineralità ed una acidità ben integrata che garantisce una buona persistenza.

Cecchi sarà presente a Vinitaly al padiglione 7, stand d4

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