La Puglia è una regione d’Italia che si contraddistingue per una produzione vitivinicola importante. Pur essendo da sempre apprezzati e consumati a livello locale, i rossi pugliesi hanno fatto fatica in passato ad affermarsi al di fuori dai confini regionali. Venivano in particolare utilizzati e ritenuti idonei principalmente per arricchire i vini del nord Italia. Oggi questa concezione è stata superata ampiamente e i vini pugliesi sono affermati e popolari, apprezzati per la loro grande qualità. In genere questa regione è celebrata per i suoi rossi, anche se esprime bianchi molto interessanti. Vediamo quali sono i 5 migliori vini dalla Puglia in una classifica che vede alternati alcuni rossi e bianchi davvero eccellenti.
Negroamaro
Iniziamo dal Negroamaro, tra i vitigni principali dell’intera regione assieme al Nero di Troia e di origine antichissima. Risale al VI secolo avanti Cristo e per molto tempo è stato principalmente impiegato come vino da miscela. Il motivo? Senza dubbio il suo vigore e l’eccellente produttività. Questo vino rosso si caratterizza per un bel colore rosso granato dall’aspetto intenso. Il suo profumo è fruttato, sono presenti sentori delicatissimi di mora ma anche di tabacco. Tra i vini rossi pugliesi il Negroamaro spicca per un gusto decisamente rotondo e pieno.
Moscato di Trani
Passiamo adesso a esaminare un vino bianco dal grande fascino come il Moscato di Trani. Si tratta del vitigno autoctono per eccellenza che rappresenta al meglio l’intero territorio, la cui origine è probabilmente greca. Nel corso dei secoli si è rapidamente diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e nel 1987 ha ottenuto l’importante riconoscimento di DOC, ovvero Denominazione di Origine Controllata. Quando si parla di vini pugliesi abbinamenti e si pensa a un piatto di pesce, generalmente si pensa proprio ad accompagnarlo con un Moscato bianco di Trani.
Primitivo di Manduria
Altro rosso interessante è poi il Primitivo di Manduria, che viene prodotto nella provincia di Taranto. Le uve maturano verso la fine di agosto e crescono su terreni ricchi di argilla e calcare. La gradazione alcolica di questo vino secco è del 14%, perfetto da accompagnare a formaggi dal gusto deciso, salumi vari e piatti con maiale così come anche alle tradizionali e amatissime orecchiette. Un Primitivo dolce invece è più adatto ai dessert e presenta una gradazione alcolica del 16%.
Gravina
Tra i vini bianchi pugliesi di eccellenza dobbiamo inserire poi il Gravina, anch’esso di antichissime origini e insignito nel 1983 della certificazione DOC. Per trovarne le prime tracce si deve tornare indietro nel tempo fino al VI secolo avanti Cristo: i suoi vitigni hanno trovato nel territorio della Puglia il perfetto habitat dopo essere stati inizialmente importati dalla Magna Grecia. Per quanto riguarda il suo profilo olfattivo, il Gravina è piacevole e risulta fresco, morbido e armonico al palato.
Salice Salentino
Rosso eccellente e famosissimo è infine il Salice Salentino, originario del sud estremo della regione dove si trovano spiagge iconiche e lunghe chilometri. I sentori di ciliegia e prugna ne caratterizzano il profumo e si presenta con un bel colore rosso rubino molto scuro. Il retrogusto è quasi amarognolo, cosa che lo rende perfetto per accompagnare carne, formaggi e primi ricchi di sapori.