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10 Febbraio 2025

Coevo Toscana IGT 2015, un vino dinamico e contemporaneo

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

Coevo Toscana Igt nasce con l’annata 2006 dall’intento di Cecchi di rendere omaggio alla saggezza senza tempo della terra e della natura, valorizzando due delle aree produttive più storiche e care all’azienda: il Chianti Classico e la Maremma. Tempo e Territorio sono gli elementi su cui si fondano la filosofia e l’espressività di questo vino.

Il tempo come memoria della tradizione, riferimento per il presente e guida per il futuro, attraverso la costante ricerca, annata dopo annata, di un prodotto di altissima qualità, sempre contemporaneo, piacevole ed elegante. Un vino fuori dal tempo, che trae ispirazione da un pensiero di Sant’Agostino: “Il passato non esiste in quanto non è più, il futuro non esiste in quanto deve ancora essere, e il presente è solo un istante di separazione tra passato e futuro”.

Il territorio invece si ritrova espresso dalla selezione delle migliori parcelle di due Tenute iconiche dell’azienda: Villa Cerna a Castellina in Chianti, per il Chianti Classico, e Val delle Rose a Grosseto, per la Maremma. Le uve Sangiovese e Cabernet Sauvignon provengono dai vigneti di Villa Cerna, il Merlot e il Petit Verdot da Val delle Rose, in percentuali che variano di vendemmia in vendemmia, mantenendo sempre almeno il 50% di Sangiovese.

Le quattro varietà vengono vendemmiate e vinificate separatamente. Al loro arrivo in cantina le uve sono sottoposte a un’attenta cernita che precede la pigiatura soffice. La fermentazione alcolica si svolge in acciaio a temperatura controllata. Segue la macerazione post fermentativa per tutte le varietà. Successivamente avviene l’affinamento in barriques e tonneaux che si protrae 18 mesi, fino al delicato assemblaggio. Infine il vino riposa in bottiglia per oltre un anno.

Coevo 2015 si presenta perfettamente bilanciato fra la maturità tannica del Sangiovese e l’aromaticità varietale del Merlot. I frutti scuri del Cabernet Sauvignon sono avvolgenti e piacevoli al naso, arricchiti dalla tipica nota speziata del Petit Verdot. Di un denso rosso rubino, al naso porta note di piccola frutta scura che ricordano i mirtilli, insieme a more e prugne calibrate da sentori di liquirizia e pepe nero. Al palato ritornano gli aromi fruttati e speziati, sostenuti da una trama tannica consistente e di grande piacevolezza, che dona struttura e profondità all’assaggio. Prodotto in sole 13.000 bottiglie, Coevo conferma il suo grande carattere, lasciando intravedere un ottimo invecchiamento.

www.cecchi.net

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