Un grande Pinot Noir non è esclusivo della Borgogna: l’Alto Adige sta infatti dimostrando di avere la “stoffa” giusta per produrre ottime etichette che rendono grande omaggio al nobile vitigno francese. I vini di Cantina Andriano, in particolare, oggi sono considerati tra i migliori Pinot Neri d’Italia. Da anni la più antica cantina altoatesina persegue l’ambizioso obiettivo di produrre dei vini strutturati, eleganti e di complessa identità, capaci di andare oltre i dettami del tempo e che narrano nel calice la propria zona d’origine.
Una primadonna che nasce su calcare, argilla e dolomia
Da sempre considerato un vitigno dal carattere aristocratico e difficile, il Pinot Nero trova in Alto Adige un perfetto habitat d’elezione. “Per riuscire a far emergere il carattere del Pinot Nero è necessario avere le idee chiare, nonché coraggio e pazienza per corteggiare una ‘primadonna’ così esigente”, afferma Rudi Kofler, enologo di Cantina Andriano. Un presupposto fondamentale per ottenere vini straordinari è porre le basi per l’eccellenza dapprima in vigna, coltivando i cloni giusti di altissima qualità e con rese molto limitate. “In seguito, avviene una raccolta delle uve accuratamente selezionata e attuiamo una vinificazione attenta e differenziata, così da permettere ai vini di acquisire un’identità forte e una stilistica inconfondibile”, spiega Kofler. Ciò che accomuna i vini di Andriano è l’ottimo grado di acidità a cui si aggiunge una spiccata complessità. Sarà il tempo, poi, ad accentuare queste caratteristiche di eccellenza. I Pinot Noir firmati Andriano incarnano la tempra del loro terreno d’origine di matrice calcarea – argillosa e ricca di dolomia: la struttura a medio impasto del suolo favorisce un equilibrio idrico, una buona ossigenazione e facilita la penetrazione delle radici in profondità.
Anrar e Pinot Noir: due facce della stessa medaglia
L’obiettivo di Cantina Andriano è quello di enfatizzare la purezza del Pinot Nero, creando vini di profondo rigore e, al contempo, di un’eleganza senza eguali. Vini dall’acidità vibrante e dalla piacevole freschezza, mitigate da un frutto pieno e da profumi intensi. Il legno utilizzato durante l’affinamento, sebbene praticato in modo differenziato per i due vini, permette lo sviluppo delle intrinseche sfaccettature del Pinot Nero.
Anrar – l’eleganza eterea e raffinata
Dal vocato vigneto a Pinzon, nel cuore della Bassa Atesina, nascono le uve destinate ad “Anrar”, il cui nome evidenzia la sua origine (ANdriano) e l’unicità (RARità). Un vino prodotto solamente nelle annate migliori, le cui vigne vengono coltivate a un’altitudine di 470 mslm e con un’alta densità di impianto – 8.000 ceppi per ettaro – con rese molto basse. La freschezza di Anrar viene valorizzata da una macerazione a freddo di tre o quattro giorni, con il 30-40% di uva intera. Anrar è un vino maschile, con una struttura importante e un tannino fine e persistente: “L’affinamento avviene interamente in barrique, un terzo in legno nuovo e la restante parte in legno di terzo o quarto passaggio”, spiega Kofler. Dal felice connubio tra vocazione del terreno e precise cure in fase di raccolta e vinificazione, nasce una Riserva dal grande potenziale di invecchiamento – oltre otto anni – struttura e aromi che non temono confronti e che rendono perfetto omaggio al nobile vitigno francese.
Pinot Noir – l’eccellenza Prêt à Porter
Con la linea dei Classici, Cantina Andriano desidera produrre vini in grado di esprimere il terroir di origine, mantenendo eleganza, buona struttura e complessità. Da quasi vent’anni i cloni francesi hanno permesso a Cantina Andriano di compiere un’evoluzione stilistica notevole e i migliori siti di coltivazione si trovano a Missian, a un’altitudine tra i 450 e i 600 mslm. Questo Pinot Noir raffigura il Pinot Nero in una delle sue espressioni più fresche, vivaci e intriganti: già a un ottimo livello nonostante la giovane età, questo vino matura in grandi botti e promette vigorose evoluzioni nel tempo. Il frutto profondo, con note balsamiche, esalta il suo carattere dinamico e la freschezza persistente al palato.