È senza dubbio il cambiamento climatico, con cui negli ultimi anni anche il mondo vitivinicolo si confronta, ad aver rappresentato per Cantina Kurtatsch opportunità e stimolo per nuove sfide che vedono la produzione delle varietà tipiche dell’area di Bordeaux amanti del caldo, come Merlot e Cabernet, nei terreni più bassi, in particolare intorno al paese di Cortaccia dove le zone collinari arrivano sino a 350 metri.
Sono i due vini icona di Cantina Kurtatsch, Freienfeld Alto Adige Cabernet Sauvignon e Brenntal Alto Adige Merlot, a rappresentare il potenziale qualitativo dei vini altoatesini in stile bordolese. I vigneti si trovano sotto il centro del paese (a 220-350 metri di altitudine), in parte molto ripidi, orientati verso est, sud e sud-est e sono tra i più caldi dell’Alto Adige: terreni argilloso-sabbiosi con rocce ricche di fossili, molto simili a quelli delle famose regioni francesi di Pomerol (argilla) e Medoc (ghiaia con substrato di argilla e calcare) nell’area di Bordeaux. Suoli ideali per conferire struttura e finezza a queste varietà a bacca rossa, predestinati alla produzione di vini rossi internazionali dal carattere alpino, dal frutto croccante e dalla spiccata freschezza.
Dal 1980, la temperatura annuale media ha subito un aumento di oltre 1 grado anche nell’area alpina. Gli esperti prevedono un ulteriore innalzamento delle temperature da 1,5 a 2 gradi entro il 2050.
«Il fattore temperatura – dichiara Andreas Kofler, presidente di Cantina Kurtatsch, dimostra inequivocabilmente che la situazione climatica iniziale è variata in modo importante e destinata a subire ulteriori cambiamenti in futuro. È per questo motivo che dal 2014 abbiamo iniziato ad eseguire analisi specifiche del terreno e delle varietà ad esso collegate, andando a puntare sempre più sui vitigni bordolesi, estendendo i vigneti del 65% in sei anni».
In Alto Adige Cantina Kurtatsch con i suoi 23 ettari è infatti una delle principali produttrici delle varietà bordolesi, un dato destinato a crescere entro il 2027.
«In generale possiamo affermare che queste varietà, contenenti più tannini rispetto alla maggioranza delle altre, traggono grande beneficio da un clima caldo. Dal punto di vista geografico e climatico noi ci troviamo, in tal senso, in una zona perfetta, spiega Kofler. A Cortaccia, i terreni ripidi e più caldi esposti a sud est sono ideali per queste nobili varietà internazionali, grazie ad una totale esposizione al sole e all’ottimo drenaggio. Caratteristiche che contribuiscono a conferire uno stile unico, dalla vena fresca e dal marcato frutto alpino».
Negli ultimi anni è sempre più evidente la crescita qualitativa di vini che possono competere con le eccellenze internazionali come testimoniato dall’evento Cortaccia Rossa e da varie degustazioni comparative con massimi esponenti, tra i quali: Cos d’Estournel, Sassicaia, Pichon Longueville, Guado al Tasso, Ornellaia, Chateau La Gaffeliere.
Cortaccia Rossa: il successo della quarta edizione
I produttori della zona credono fortemente nella potenzialità dei vitigni bordolesi e nello stile distintivo dei vini che ne derivano, dalla spiccata freschezza alpina. Nel 2015 ha preso il via la manifestazione biennale Cortaccia Rossa, in cui i vini sono presentati in una degustazione comparativa alla cieca con un panel di illustri esperti. Già nelle prime edizioni dell’evento (2015 vs Bordeaux, 2017 vs Bolgheri e 2019 vs diversi esponenti internazionali di spicco per queste varietà), i vini dei quattro produttori di Cortaccia (Cantina Kurtatsch insieme alle tenute Tiefenbrunner, Baron Widmann e Peter Dipoli) hanno stupito, dimostrando di essere all’altezza dei grandi interpreti internazionali.
Anche la quarta edizione, andata in scena lo scorso 9 settembre, ha dato risalto ai i vini della zona dell’Alto Adige più prestigiosa per queste varietà, dimostrando la capacità del taglio bordolese altoatesino di confrontarsi con le tipologie dello stesso, provenienti dalle più rinomate zone vitivinicole del mondo. Un momento di incontro che continua ad essere stimolo per comunicare il valore e il potenziale di questi vitigni e allo stesso tempo un’opportunità di analisi e confronto per crescere nel terreno della ricerca e dell’innovazione.
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Freienfeld Alto Adige Cabernet Sauvignon Riserva DOC 2018: il vino leggendario, apice della viticoltura di Cortaccia
Il nome Freienfeld è portato dai vini più pregiati di Kurtatsch, ricavati esclusivamente dalle viti migliori e più vecchie, prodotti soltanto nelle annate migliori, caratterizzate da un andamento meteorologico ottimale. Il nome deriva dal luogo di fondazione della cantina, l’omonima tenuta rinascimentale, situata nel centro del paese. Il Freienfeld Cabernet Sauvignon viene prodotto per la prima volta nel 1988 e esce sul mercato nel 1990 ricevendo da subito importanti riconoscimenti (Cabernet Sauvignon Freienfeld Riserva 1990 premiato con i Tre Bicchieri Gambero Rosso).
È caratterizzato da una spiccata esuberanza di frutto, sostenuto da un tannino a grana fine che lascia intravedere un potenziale di maturazione molto lungo. Affonda le radici su suoli argillo-sabbiosi ricchi di ghiaia e dolomite, esposti al sole, su terreni ripidi a 220-350 m s.l.m. Al naso, un’esplosione di bacche nere e spezie mediterranee (alloro, maggiorana, lavanda). Note di menta piperita e cembro testimoniano la sua impronta alpina.
Brenntal Alto Adige Merlot Riserva DOC 2018: il vino singolare della valle che brucia
Già dal nome Brenntal – valle che brucia – si intuisce il clima di questa zona, le cui temperature miti possono arrivare a toccare i 40 °C, rendendola una delle aree più calde dell’Alto Adige. Si trova al di sotto della Strada del Vino, a nord del paese di Cortaccia, su un’altitudine di 220-300 m s.l.m, con un tipico colore rossastro dato dagli ossidi minerali. I freschi venti discendenti che la sera soffiano dalla catena montuosa rinfrescano le uve carnose e conferiscono al Merlot il suo carattere alpino che affascina con la sua impronta aromatica unica espressa nelle note di tè verde e pepe bianco. Un Merlot che seduce con la sua forza e i suoi sentori di bacche scure (mirtilli rossi, more) a cui si aggiunge, al palato, un tannino denso e vellutato.
In 700 metri di dislivello, tra i 220 m e i 900 m s.l.m., abbiamo trovato differenze estreme: sfide, climi, suoli, esposizioni, che ci motivano quotidianamente a ricercare abbinamenti tra vitigni e terroir, al fine di trovare per ogni vitigno le condizioni ideali di coltivazione ed espressione. In montagna ogni vino e ogni annata è frutto di una specifica e irripetibile combinazione di eventi.
Cantina Kurtatsch è un nuovo modello di cooperazione: 190 famiglie che innovano e ridefiniscono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. I soci producono in modo sostenibile vini che rispecchiano la loro inconfondibile provenienza, il loro terroir unico e inimitabile.
Un team giovane che collabora in una struttura architettonica contemporanea perfettamente integrata nel paesaggio e che del paesaggio racchiude elementi naturali differenzianti, la dolomia su tutti, utilizzata come materiale di costruzione che svela la vera essenza del panorama circostante. Da 120 anni viviamo in totale simbiosi tra comunità e natura e promuoviamo nel mondo il patrimonio culturale altoatesino.