Presentato il progetto video realizzato dal Consorzio del Soave

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Consorzio Tutela Soave

Soave terroir prende vita grazie ai volti dei produttori del Soave e ai bellissimi paesaggi della denominazione. Un lavoro durato 6 mesi, curato da Chiara Mattiello e Michele Lorenzoni, che hanno ripreso i volti e le mani dei produttori, i loro vigneti e i vini che caratterizzano la produzione di alta qualità del comprensorio.

Sono 34 le aziende coinvolte: Cantina di Soave, Coffele, Corte Adami, Pasqua, Portinari, Roccolo Grassi, Canoso, Inama, Le Battistelle, Suavia, Cantina di Monteforte, Bolla, T.E.S.S.A.R.I., I Stefanini, Guerrieri Rizzardi, Zambon, Casarotto, Montetondo, Gini, Tenuta Solar, El Vegro, Le Mandolare, Marco Mosconi, Cantina del Castello, GianniTessari, Corte Mainente, Balestri Valda, Tommasi, Nardello, Corte Moschina, Tenuta Corte Giacobbe, Tenuta Grimani, Franchetto, Fattori.

Dalla vendemmia 2020 altre aziende ed etichette si affiancheranno a quelle già presenti sul mercato. Sono stati rivendicati infatti 361 ettari (contro i 270 della vendemmia 2019) e ben 28 Unità Geografiche (24 nel 2019). Il totale di bottiglie che possono essere potenzialmente prodotte raggiunge quindi la quota cinque milioni, una massa critica sufficiente a essere competitiva sul mercato ma da considerare comunque una produzione di nicchia.

Il progetto video verrà ora affidato a Brand Ambassador nei diversi paesi di destinazione del Soave (esportato per il 75% della produzione), che lo diffonderanno nei canali social più diffusi in quel paese. Per l’Italia è stata scelta Chiara Giannotti, per la Russia la scelta è ricaduta su Anton Moiseenko: gli altri paesi target saranno Germania, Svezia, Olanda, Cina, Giappone e Canada.

«Le Unità Geografiche sono un nuovo capitolo della nostra storia – dice Sandro Gini, Presidente del Consorzio del Soave – i video realizzati accompagnano il racconto dei prodotti e permettono in maniera semplice e immediata di vedere quanta bellezza e quanta diversità c’è tra le nostre Unità Geografiche. Il futuro è quello di creare un protocollo di produzione per le Unità Geografiche che le possano innalzare da un punto di vista qualitativo»

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