Home Mondovino Architettura: alla nuova cantina Masseto il Premio In/Architettura Toscana 2020

Architettura: alla nuova cantina Masseto il Premio In/Architettura Toscana 2020

0
Architettura: alla nuova cantina Masseto il Premio In/Architettura Toscana 2020

La nuova cantina di Masseto, un capolavoro di architettura plasmato nell’argilla blu e casa del celebre vino Masseto, si è aggiudicata il prestigioso Premio In/Architettura Toscana 2020 conquistando il riconoscimento per migliore “intervento di nuova costruzione superiore ai 5 milioni di euro” e il Premio Speciale Willis Towers Watson nella categoria “nuova costruzione”.

La premiazione si è tenuta venerdì 16 ottobre nella splendida cornice del Palazzo Ducale di Urbino e a ricevere il premio sono stati l’Arch. Hikaru Mori dello studio progettista ZITOMORI, il committente Masseto, rappresentato dal suo direttore Axel Heinz, e l’impresa Target Costruzioni. La cantina Masseto è stata ideata da ZITOMORI, unità di progettazione formata dagli architetti Hikaru Mori e Maurizio Zito, grande protagonista dell’architettura italiana, ed è stata inaugurata a Bolgheri (LI) in aprile 2019: è un edificio interrato che ricorda i templi sacri dell’antichità e il cui impatto tecnologico è stato ridotto al minimo.

La cornice architettonica della cantina è stata realizzata con calcestruzzo gettato in opera. All’interno predominano linee nette in vetro e acciaio, bilanciate da lunghe file di botti di rovere. Le vaste superfici ruvide e intagliate sono il simbolo del processo estrattivo da cui è nata l’opera, mentre le aperture nelle pareti lasciano intravedere i profili verticali dell’inconfondibile argilla blu che contraddistingue il suolo di questo vigneto. Nel cuore della struttura, ovvero nel Masseto Caveau, riposano i vini della tenuta.

Qui, in condizioni perfette, sono conservate bottiglie di ogni annata dal 1986, ciascuna sorretta dalla propria ‘culla sospesa’ in rete in acciaio inox. Una creazione in perfetta simbiosi con le colline e il vigneto circostanti. Come vincitore del Premio In/Architettura Toscana 2020, il progetto andrà a concorrere al Premio Nazionale In/Architettura 2020.

barrique room

Masseto è il nome di un mito contemporaneo: un vino, un vigneto, una tenuta. Il potenziale del pendio dove oggi sorge l’omonima vigna Masseto, sulla costa toscana, è stato intuito all’inizio degli anni ’80, quando, a dispetto di ogni pronostico, consiglio e tradizione locale, vennero piantate le prime viti. L’intuizione è stata ripagata. L’argilla blu, le fresche brezze costiere e l’ottima rifrazione della luce garantita dal Mar Mediterraneo contribuiscono all’intrigante mix di potenza, eleganza e complessità che contraddistingue il vino della tenuta. Il Masseto è stato acclamato a livello internazionale fin dalla sua nascita nel 1986. 

Masseto, dalla vendemmia 2017, è accompagnato dal secondo vino Massetino. Entrambi nascono sulla collina di Masseto in 11 ettari fittamente vitati, entrambi si trasformano da preziosi chicchi d’uva in desiderate bottiglie di vino nella cantina della tenuta progettata dallo studio Zito Mori e inaugurata in Aprile 2019. Da qui i due vini partono verso il mondo, ogni autunno, tramite la Place de Bordeaux. 

Il team dell’azienda è composto da sei appassionati professionisti: Axel Heinz, Estate Director, Eleonora Marconi enologa, Tim Banks, Sales & Marketing Director, Vianney Gravereaux e Susanne Weber, rispettivamente Global Sales Manager e Brand Manager ed Elena Oprea, Communication Manager. La tenuta Masseto fa parte del gruppo controllato dalla famiglia Frescobaldi.

Previous article Cembra Cantina di Montagna: Vigna delle Forche, culla di una viticoltura eroica a 872 m
Next article Vino e Digital. Nasce Vineria43, la prima enoteca online creata da 11 produttori
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here