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2 Aprile 2025

Cantina Mirabella presenta il nuovo Pinot Bianco Metodo Classico

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Fabio Italiano
Fabio Italiano
Classe 1968, nato e cresciuto nella cantina del ristorante di famiglia, ho avuto il privilegio di conoscere i migliori vini del mondo grazie a mio padre. Tra le mie mani ho visto passare il meglio della produzione vinicola italiana e francese: dal Sassicaia (allora ancora semplice Vino da Tavola) ai vari cru di Barbaresco di Angelo Gaja, fino ai super famosi Château Margaux, Château Lafite Rothschild, Petrus, solo per nominarne alcuni. Tra un servizio ai tavoli e l’altro, ho anche trovato il tempo per laurearmi in Ingegneria presso l’Università degli Studi di Palermo. Il 23-11-1998, giorno del mio 30esimo compleanno, mi trasferisco in Olanda per amore, dove ancora oggi vivo con mia moglie e i miei due figli. Bereilvino.it è il mio hobby e non mi ritengo un esperto di vino ma solo un appassionato!

È ufficialmente disponibile sul mercato il nuovo Pinot Bianco Brut Nature di Cantina Mirabella. Del vitigno in purezza ne sono state prodotte 4.000 bottiglie: una nuova interpretazione della Cantina di vino non dosato, più immediato e fresco rispetto agli altri due vini senza aggiunta zuccherina, il DØM Riserva e il DØM Riserva Rosé.

Il Pinot Bianco Metodo Classico era stato realizzato in edizione limitata per il cofanetto celebrativo dei 40 anni della Cantina, festeggiati nel 2019, ma è solo nel 2020 e con la nuova bottiglia champagnotta che il Pinot Bianco Brut Nature entra definitivamente nella linea Mirabella. Per l’occasione è stato elaborato un nuovo esclusivo packaging in formato piatto, concepito per aprire la strada a tutte le future confezioni dell’Azienda, con un minor impiego di carta data l’assenza della fustella.

Il Pinot Bianco Brut Nature prevede una vendemmia manuale di soli grappoli perfettamente maturi e sani, i primi ad essere raccolti per la maturazione precoce e rapida del vitigno. Per la vinificazione si procede con una pigiatura soffice e una prima fermentazione con lievito selezionato a una temperatura controllata di 16-18°C in vasche di cemento. L’affinamento è di almeno 24 mesi sui lieviti in bottiglia e 3 mesi dopo la sboccatura. “Frutta bianca sopra una nuvola di talco, dove si rincorrono petali di biancospino. La morbidezza di un tiepido Pan di Spagna che in bocca gioca con granelli di sale”, ne descrive così il profilo sensoriale Alessandro Schiavi, enologo dell’Azienda.

In Franciacorta si coltivano 88 ettari di pinot bianco che corrispondono al 2,9% dell’intera superficie vitata. Di questi, Mirabella possiede il 10% dei terreni, attestandosi come una delle prime realtà per la coltivazione del vitigno nell’area. Una nicchia produttiva che costituisce una rappresentanza identitaria del territorio, nonostante il Pinot Bianco in purezza non rientri nel disciplinare Franciacorta.

La Cantina bresciana percorre con sempre maggiore decisione la strada del pinot, con la volontà di rafforzare il legame con le origini: alla fine degli anni ‘60, infatti, la denominazione si chiamava Pinot di Franciacorta DOC, ottenuto da uve pinot bianco con la possibilità di aggiunte di pinot grigio e pinot nero. Ad aprile 2020 Mirabella ha messo a dimora due nuovi ettari di vigneto, uno vitato a pinot bianco e uno a pinot nero.

Una decisione che rientra in un disegno più ampio, che vedrà il lancio sul mercato di due nuovi vini fermi a partire da fine giugno 2020, un Pinot Bianco in purezza e un Pinot Nero in purezza, caratterizzati da freschezza, immediatezza e tipicità. Annata 2019 per entrambi che ha segnato grandi performance dei pinot, tanto che la cantina ha deciso di millesimare i Franciacorta

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