La storica Cantina, leader in Sicilia nella produzione di vini bianchi e rossi, oltre che di Moscato e Passito di Pantelleria, Zibibbo e Marsala, ha dato vita al primo rosato da uve frappato, nel solco della tradizione di una viticoltura, la più rappresentativa di un territorio.
E’ l’ultimo nato in casa Pellegrino e già promette di sedurre tutti grazie a quelle note agrumate e a quel colore così intenso, rosa dai tratti aranciati, che rimandano ai campi fioriti di zagara battuti dal vento e ai cieli infuocati di un’alba d’estate. Albarìa è tutto questo e molto di più, una suggestione lenta e pervasiva come un profumo inebriante, una luce penetrante che abbaglia e stordisce.
La luce delle saline che si stagliano all’orizzonte, nel tratto di strada tra Trapani e Marsala, nella riserva naturale dello Stagnone, un luogo incantato, in cui il bianco delle distese di sale si tinge di rosa al tramontare del sole, spettacolo ineffabile, reso ancor più magico dalla presenza dei fenicotteri, splendidi uccelli dal manto rosato. Albarìa nasce in questi luoghi da uve frappato in purezza, da vigneti battuti dalla brezza di mare che regala al vino una sapidità spiccata insieme a una mineralità importante dovuta ai suoli argillosi.
Il frappato è un vitigno autoctono della Sicilia sud orientale la cui origine si perde nella notte dei secoli, probabilmente nella parte centrale della Penisola Iberica. Le testimonianza nella zona del ragusano risalgono al 1600 e il suo nome, frappatu, sembra fare riferimento al termine “fruttato”, caratteristica saliente di questo vino.
«Il vino è piacere e socialità e sempre più giovani e donne lo apprezzano. Ed è proprio per incontrare il gusto di questi nuovi consumatori che abbiamo scelto di produrre un vino rosato fresco ed intenso, autentica espressione del nostro territorio», ha spiegato Benedetto Renda, Presidente delle Cantine Pellegrino.
Le uve di Albarìa vengono raccolte a mano nella terza settimana di settembre e il vino affina poi in acciaio per 4 mesi prima di essere imbottigliato. In questo modo si preservano i sentori di petali di rosa e pompelmo oltre alle note di anguria e melagrana che lo caratterizzano.
In bocca è un vino sapido, deciso e minerale, estremamente fresco e piacevole, con note di pompelmo, limone e agrumi, accompagnate da lievi cenni di mela verde e mandorla. E’ perfetto per un aperitivo in riva al mare, o per accompagnare crudi di pesce, risotti delicati a base di verdure e crostacei o pizza tradizionale a base bianca. La bottiglia, sinuosa ed elegante, è in vetro trasparente per esaltare la delicatezza delle sfumature di colore.
L’etichetta stessa riproduce lo scenario dell’alba alle saline di Marsala, con il sole a rifrangersi nelle acque basse e sui cumuli di sale: Albaria è pura espressione del territorio e racchiude nel nome stesso la magia dell’immobilità dell’aria nella luce rosata dell’alba siciliana. Un vino che si lascerà amare da subito.