L’enoturismo è il turismo della ‘ripartenza’

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enoturismo
Photo Credits Monferrato - Autore Bruno Murialdo

E’ un turismo di prossimità ed economicamente sostenibile, che consente esperienze per pochi o per piccoli gruppi della durata di una mezza giornata, di una giornata, di un week-end. Si può praticare anche all’aperto, con le visite in Vigna che accompagnano le visite in Cantina.

E’ integrato con il territorio, con i ristoranti e le strutture di accoglienza, con i beni culturali e le produzioni gastronomiche locali. E’ rispettoso dell’ambiente, si praticherà sempre più anche con le e-bike, a mobilità sostenibile. Queste sono le peculiarità dell’ENOTURISMO, motore del Turismo enogastronomico, sempre più praticato dagli appassionati di vino e cibo italiani e dalla generazione dei Millennials, e per il quale l’Italia è la meta mondiale preferita dagli enogastronauti di tutto il mondo (Food Travel Monitor 2020 – World Food Travel Association).

Il Vino e i prodotti di qualità certificata (DOP, DOC e DOCG) sono fondamentali per il turismo enogastronomico che a livello internazionale – informa Magda Antonioli, Professore Associato all’Università Bocconi e Consigliere di amministrazione di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo – è uno dei driver della domanda di turismo, con una crescita quasi tripla rispetto ai settori turistici tradizionali. Il Turismo enogastronomico e l’Enoturismo in particolare sono la sintesi tra Produzione e Territorio. Affinché si possano sviluppare è indispensabile promuovere la narrazione di tutta la filiera, offrendo a un turista sempre più consapevole una rete strutturata di informazioni ed esperienze”.

In Italia l’Enoturismo – di tradizione antica – è riconosciuto per legge solo dal 2019, con il Decreto Attuativo dell’allora MIPAAFT, che indica con precisione che cosa si deve fare per rispettarne i parametri di qualità e di efficacia. “Dal nostro Osservatorio, i Produttori e i Consorzi di tutela del Vino e gli Operatori dell’accoglienza risultano ancora poco informati su queste direttive, e il Covid-19 rende necessaria l’evoluzione di alcune di queste stesse normative – afferma Francesco Moneta di The Round Table, agenzia specializzata anche nella comunicazione del Vino, del Cibo e dei loro Territori. ‘Con l’inizio del 2020 abbiamo dato quindi vita alla piattaforma ‘Il Nuovo Enoturismo’, trovando subito la condivisione di Carlo Pietrasanta, tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino, che ha lavorato a questa legge per anni. Il Nuovo Enoturismo ha lo scopo di affiancare Produttori, Consorzi di Tutela ed Enti di Promozione Territoriale nell’applicare al meglio e in tempi rapidi le determinazioni del Decreto e la loro attualizzazione, sia con strumenti formativi che con soluzioni comunicative.”   https://www.youtube.com/watch?v=V9skoMj30jE

Secondo un sondaggio condotto nelle scorse settimane tra le cantine aderenti al Movimento Turismo del Vino Lombardiala totalità degli intervistati – informa Carlo Pietrasantaconcorda sul fatto che quella legata all’Enoturismo sia, ora più che mai, un’attività economica strategica per contrastare il drastico calo nella vendita e distribuzione. Abbiamo anche verificato che, se prima del Covid-19 solo un 30% degli intervistati era dotato di un sistema e-commerce, a fine aprile la percentuale è in costante salita”.

La maggioranza dei Produttori intervistati che punteranno anche sull’Enoturismo – continua Carlo Pietrasanta – vogliono conoscere informazioni di contesto, le indicazioni della legge e soprattutto come gestirne la comunicazione, in particolare nel web”

Il Nuovo Enoturismo si è avviato con il ciclo di 3 Webinar IL NUOVO ENOTURISMO: ISTRUZIONI PER L’USO, coinvolgendo esperti di diverse tematiche, dallo scenario italiano e internazionale ai nuovi trend dell’enoturismo; dall’attenzione alla sicurezza in chiave covid-19 alle procedure amministrative e all’ospitalità in vigna e in cantina, fino alle connessioni con il territorio. Quindi la comunicazione con attenzione ai diversi strumenti off- e on line, la promozione e vendita dell’esperienza enoturistica in network con i tour operator, l’integrazione con l’e-commerce. Previste case – histories e testimonianze dirette di chi già sta lavorando con successo all’Enoturismo come asset strategico della propria Cantina.

I primi 3 Webinar si sono recentemente conclusi con successo per oltre 70 Cantine e operatori dell’accoglienza friulani, promossi da PromoTurismo FVG e dalla Strada del Vino e dei Sapori della Regione. I prossimi Webinar si svolgeranno per il territorio lombardo grazie a UnionCamere Lombardia, che ha subito aderito al Progetto collaborando anche alla produzione del video informativo. Sarà poi la volta del Piemonte a favore dei Produttori del Consorzio Tutela del Gavi e degli Operatori dell’accoglienza del territorio, nell’ambito del Progetto ‘Destinazione Gavi’.

Il Nuovo Enoturismo conta sulla collaborazione de Il Corriere Vinicolo che sta dedicando a questo tema ‘Wine in Tour’, un vero e proprio giornale nel giornale, per approfondire tutti gli aspetti di questo asset economico importante per molte aziende, non solo vinicole, del nostro Paese. Partner del Progetto oltre al Movimento Turismo del Vino Lombardia sono inoltre Frigerio Viaggi Group, Enonautilus, Vanilla.

Dal Rapporto sul Turismo Enogastronomico italiano 2020 emerge che i MILLENNIALS (i nati tra il 1981 e il 1996, oggi 24-39enni) sono stati i principali trascinatori della crescita del Turismo enogastronomico a livello mondiale. Nel “prossimo domani” i turisti a cui riferirsi saranno la GENERAZIONE Z, i ‘superfoodie’ nati dopo il 1997, fortemente interessati alla vacanza enogastronomica come esperienza unica e memorabile.  Questo è un pubblico che si documenta prevalentemente per via digitale, l’80% di loro ha visitato una destinazione o ha partecipato ad un’esperienza a tema in seguito a informazioni tratte da video, post e recensioni pubblicate in rete.

Se in tempi ‘normali’ la wine experience si viveva prevalentemente in cantina, ora in tempo di covid-19 sarà sempre di più anche in vigna dove ci sono naturalmente gli spazi per il distanziamento. L’edutainment – con vendemmia didattica, picnic tra i filari e degustazioni “open air” che coinvolgono anche le eccellenze agroalimentari del territorio – è un aspetto sempre più importante della nuova offerta enoturistica: un’esperienza semplice ed empatica, ludica ed educativa, sostenibile.

IL NUOVO ENOTURISMO

The Round Table progetti di comunicazione – Milano

Coordinamento: Virginia Piazza – virginia.piazza@theroundtable.it

Ufficio Stampa: Chiara Fossati – chiara.fossati@theroundtable.it – 347.7362313

www.ilnuovoenoturismo.it

I WEBINAR ‘IL NUOVO ENOTURISMO: ISTRUZIONI PER L’USO’

Il programma  e i contenuti di massima –  la durata di ogni giornata è di circa 90’

Giornata 1

  • saluti istituzionali dell’Ente promotore
  • importanza strategica dell’Enoturismo per la produzione vinicola e il marketing territoriale

Modulo I – L’Enoturismo messo in pratica.

  • l’impatto per il pubblico e gli operatori del settore con il Decreto del 2019 e la SCIA
  • vincoli e attenzioni contenute nel Decreto, la sicurezza e le procedure amministrative
  • l’ospitalità in Vigna nel tempo del coronavirus

Modulo II – L’Enoturismo come connessione col territorio.

  • fare rete con il territorio e le DOP, individuando gli obiettivi comuni: dove la destinazione incontra l’origine.
  • interagire con gli ospiti raccontando cronaca e ‘storie’
  • dove finisce un territorio? Interagire con i territori limitrofi

Giornata 2

Modulo III – L’Enoturismo come ospitalità.

  • come organizzare l’ospitalità in Cantina e nelle strutture di accoglienza
  • dal prodotto all’esperienza, con una visione internazionale
  • Indicazioni e prospettive nel tempo del coronavirus

Modulo IV – L’Enoturismo come opportunità commerciale e di comunicazione.

  • come ‘vendere’ l’esperienza enoturistica: il network dei Tour Operator, i Canali commerciali
  • le partnership in Italia e all’Estero, Web 2.0, le connessioni con l’e-commerce

Giornata 3

Modulo V – Comunicare l’Enoturismo.

  • la comunicazione integrata dell’offerta enoturistica, nel tempo del coronavirus
  • identità del brand e valori distintivi, lo storytelling multimediale, gli eventi, i materiali di comunicazione
  • comunicare con i Media: l’Ufficio stampa e le Media Relations del vino nell’era digitale

Modulo VI – L’enoturismo online.

  • focus sulla comunicazione on-line: il sito internet, i social media,
  • le relazioni con i blogger e gli influencer
  • l’Enoturismo digitale nel tempo del coronavirus

Al termine di ogni modulo: Q&A,  confronto con i partecipanti: casi, esigenze, istanze

Il panel di base dei relatori

. Francesco Moneta – Fondatore di The Round Table progetti di comunicazione (Modulo V)

. Carlo Giovanni Pietrasanta- Fondatore Mov.Turismo del Vino, Resp. MTV Lombardia (Modulo I)

. Patrizia Marazzi – Wine Export Manager, Sommelier, organizzatrice di Wine Experiences (Modulo II)

. Cristina Mascanzoni Kaiser – Docente di Wine Hospitality – CUOA School of Business  (Modulo III)

. Giorgio Mariani – Incoming Travel Coordinator e Network Developer Frigerio Viaggi Group (Modulo IV)

. Anna Prandoni- Direttore di Gastronomika, Social Media Manager e Influencer (Modulo V)

. Marco Andreani – Digital Strategist e Social Media Manager  (Modulo VI)

IL DECALOGO DELL’ENOTURISMO

10 standard minimi per garantire la qualità del servizio enoturistico

previsti dal decreto MIPAAFT 2019

  • Apertura settimanale o stagionale per almeno 3 giorni
  • Utilizzo di strumenti di prenotazione delle visite preferibilmente online
  • Affissione di cartelli con le informazioni che riporti l’eventuale marchio dell’enoturismo adottato a livello nazionale e o regionale, i dati relativi all’accoglienza enoturistica, ed almeno gli orari di apertura, la tipologia del servizio offerto e le lingue parlate
  • La presenza e l’uso di un sito o pagina web aziendale, anche non gestita direttamente dall’azienda
  • Indicazione dei parcheggi in azienda o nelle vicinanze
  • Materiale informativo sull’azienda e sui suoi prodotti stampato in almeno 3 lingue, compreso l’italiano
  • Esposizione e distribuzione del materiale informativo sulla zona di produzione, sulle produzioni tipiche, sulle attrazioni turistiche, artistiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio in cui si svolge l’attività enoturistica
  • Ambienti dedicati o comunque adeguatamente attrezzati per l’accoglienza e per il ricevimento del cliente e per la tipologia di attività
  • Preparazione del personale addetto all’accoglienza
  • L’uso di calici possibilmente di vetro per le degustazioni

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