Enotica, il festival del vino, del cibo e dell’eros, giunge quest’anno alla sua decima edizione e nasce dall’esperienza dell’Enoteca del CSOA Forte Prenestino, che dal 2004 persegue il percorso iniziato nella prima edizione di Terra e Libertà/Critical Wine. Iniziativa che ha avuto tra i suoi principali ideatori Luigi Veronelli, con l’ambizioso obiettivo di contrastare le catene di distribuzione, per riscoprire la sensorialità del gusto e immaginare un circuito virtuoso tra qualità dell’ambiente, della produzione e delle relazioni sociali.
“La vita è troppo corta per bere vini cattivi”, questo uno dei capisaldi dell’anarco-enologo. Il suo pensiero colto, libertario e privo di dogmi si rispecchia pienamente nel decennale percorso intrapreso da Enotica dove, tra le altre, vengono messe al centro le questioni del combattere il gigantismo industriale e la globalizzazione capitalista, della visione dell’ogm come attività criminale e della tracciabilità dei prodotti al prezzo sorgente.
Vi aspettiamo dal 13 al 15 Marzo al festival dove il protagonista è il Vino Critico rigorosamente biologico e naturale, di provenienza certificata, non filtrato e deviato dalla speculazione della produzione agricola industriale di massa; che non specula sul prezzo e che rispetta l’ecosistema.
Co-protagonista è il Cibo con prodotti esaltanti l’importanza della biodiversità, della produzione biologica e dell’impatto ambientale. L’Eros è l’ospite d’onore; amplificato dal buon vino e contornato da installazioni, performers ed assaggi dal retrogusto afrodisiaco.
Circa 60 vignaioli, diversi produttori di birra e contadini, cucine critiche dai quattro angoli dello stivale e poi performance, rappresentazioni, dj set e concerti vi trasporteranno in un una dimensione differente, dalla quale non vorrete piu tornare indietro.
Beni comuni. Gruppi di acquisto solidali. Mercati contadini. Certificazione partecipata. Prezzo sorgente. Filiera corta. Tracciabilità dei prodotti. Sensibilità planetaria. Biodiversità. Agricoltura contadina. Qualità dell’ambiente delle relazioni sociali e degli alimenti. Cura della terra. Potere a chi lavora la terra. Condivisione dei saperi. Sapori e sensorialità. Questi alcuni dei valori in cui crediamo fermamente, punti fermi del festival del vino, del cibo e dell’eros.