L’azienda Firriato ha da pochi giorni terminato la raccolta delle uve sull’Etna e il 2019 sembra essere un anno particolarmente fruttuoso anche nei punteggi e nei riconoscimenti. Le buone notizie arrivano dagli Usa e in particolare da James Suckling, celebre critico enologico e tra i più autorevoli al mondo che disegna un attestato di reputazione e di qualità per i vini Firriato.
Nel suo ultimo rating dedicato ai vini del Sud Italia e della Sardegna pubblicato di recente su JamesSuckling.com, il giornalista e degustatore americano, conferma il suo apprezzamento per il progetto produttivo realizzato da Firriato su più terroir del Continente Sicilia, totalizzando un rating da oltre 90 punti su ben nove etichette, tra quelle più rappresentative dell’azienda che, dall’Agro di Trapani all’Etna, sono diventate un simbolo dell’enologia e della viticoltura di qualità oggi espressa dalla Sicilia.
A spiccare su tutti è il Cavanera Rovo delle Coturnie 2014 che, coi suoi 93 punti, si conferma uno dei vini siciliani più stimati dal celebre critico enologico: blend di Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, questo rosso è un autentico gioiello del vulcano, capace di esprimere concretamente con le sue caratteristiche organolettiche le peculiarità del single vineyard della Tenuta da cui prende il nome. A seguire, con 92 punti Le Sabbie dell’Etna rosso 2017, un’altra etichetta fortemente rappresentativa di questo terroir, ottenuta da una selezione delle migliori uve delle stesse varietà allevate nelle nove contrade sul versante nord orientale del vulcano, dove sono concentrati i vigneti della famiglia Di Gaetano. Analogo punteggio è stato assegnato al Chiaramonte Nero d’Avola 2016, al Sorìa Frappato 2016 e all’Altavilla della Corte Grillo 2018 – tre peculiari e diverse espressioni delle tenute di Firriato nell’Agro di Trapani. Con 91 punti, infine, James Suckling ha valutato altre quattro etichette dell’azienda: il Bayamore 2016, blend di Frappato, Merlot e Syrah, Le Sabbie dell’Etna Bianco 2018, Le Sabbie dell’Etna Rosato 2018, prima vendemmia presentata lo scorso mese di aprile al Vinitaly. Colpo importante anche per il Ribeca 2014, con 91 punti, uno dei top wine di Firriato e frutto del lavoro pluridecennale di recupero su un vitigno reliquia come il Perricone, di cui l’azienda ha selezionato il proprio clone nella tenuta di Pianoro Cuddìa, nell’agro trapanese.
“Gli Stati Uniti sono il mercato estero di riferimento per il vino siciliano – dichiara Federico Lombardo di Monte Iato, COO Firriato – e questo rating di spessore non può che fare crescere ancora di più la nostra brand awareness tra i consumatori a stelle e strisce. Andando nel dettaglio, questo score premia il nostro impegno in un progetto produttivo di grande valore: dall’agro di Trapani all’Etna, attraverso la valorizzazione dei vitigni autoctoni, ci impegniamo quotidianamente ad esprimere le sfumature di un’isola, la Sicilia, che da ovest a est per biodiversità rappresenta un vero e proprio continente vitivinicolo”
James Suckling è uno dei critici enologici più autorevoli del panorama enogastronomico mondiale. Suckling è stato per quasi 30 anni Senior Editor e responsabile della redazione europea di Wine Spectator. Forbes ha definito lo scrittore, originario di Los Angeles, come “uno dei più influenti critici enologici al mondo”. Nel 2010 Suckling ha lanciato il sito web JamesSuckling.com, spinto dall’esigenza di offrire al pubblico un approccio più moderno al mondo del vino. Le sue opinioni attirano l’interesse e il rispetto di tantissimi wine-lover, dei grandi collezionisti e anche dei produttori e i suoi giudizi hanno particolare peso nella valutazione dei vini di tutto il mondo.