La Toscana enologica grande protagonista nella Guida AIS Vitae 2020, presentata a Roma nella prestigiosa Nuvola di Fuksas lo scorso 26 ottobre, evento a cui è intervenuto il Presidente Giuseppe Conte affermando: “Il nostro export di vino va fortissimo e potrà crescere di più anche negli USA perché per fortuna la tensione commerciale ci sta risparmiando. Stiamo crescendo in maniera impressionante in Cina e altri paesi. Siamo il primo paese che produce vino al mondo, di questo dobbiamo essere orgogliosi, primi per biodiversità. Abbiamo numeri impressionanti, 50 milioni di ettolitri prodotti, dietro i quali – ha detto Conte – c’è un lavoro di tantissime persone, il sistema Italia, il sistema migliore che riusciamo a esprimere, l’eccellenza”. “Il vino ha un radicamento sul territorio, è promozione di una comunità di persone e tradizioni locali: quando all’estero gustano un nostro bicchiere si interrogano sul nostro territorio”, ha aggiunto Conte, che si è fermato a lungo tra i banconi di vino delle diverse regioni d’Italia, tra saluti ai produttori, assaggi di vini e selfie.
Sono state 600 le etichette premiate con il massimo riconoscimento ovvero le Quattro Viti, e di queste ben 122 appartengono alla regione Toscana, che da sola dunque copre il 20% su scala nazionale dei premiati totali.
Il maggior numero di riconoscimenti con le Quattro Viti, sono andati in particolare alla denominazione Brunello di Montalcino (24), al Chianti Classico (16 più un Vin Santo), al Bolgheri (14), ma anche Carmignano (4 di cui un Vin Santo ed un Vin Santo Riserva), Vino Nobile di Montepulciano (4), Cortona Syrah (3) Aleatico, Chianti Rufina, Maremma Toscana, Orcia e Vernaccia (2). Oltre a 41 Supertuscan IGT, un Greve Rosso IGT, un Morellino di Scansano, un Suvereto, un Val di Cornia ed un Valdarno di Sopra.
“La nostra regione – ha commentato il Presidente di AIS Toscana Cristiano Cini – ha dimostrato ancora una volta di poter giocare molto bene le sue carte in vigna ed in cantina. Sempre più centrale la figura del viticoltore che riesce a plasmare vini dalle mappe sensoriali uniche, ad altissimo livello, ma altrettanto strategica è la figura dei sommelier che, seguendo l’evolversi del mondo del vino, hanno saputo interpretare egregiamente un ruolo nuovo, che li vuole oltre che esperti di vino nel mondo della ristorazione, anche comunicatori, consulenti, influencer”.
Con l’edizione 2020, la Guida Vitae – che prosegue nell’intento di fornire un quadro puntuale e dettagliato sullo stato di salute del settore – strizza l’occhio soprattutto alla sostenibilità ambientale, andando a premiare soprattutto quelle imprese che abbiano dimostrato di mettere in atto pratiche rispettose della natura.
Per la stesura della Guida Vitae 2020, ricorda il Presidente di Ais Antonello Maietta, ”oltre 3000 produttori di vino e un migliaio di Sommelier selezionati tra gli oltre 40.000 aderenti all’Associazione, chiamati a porre sotto la lente di ingrandimento quasi 30.000 vini, tutti degustati rigorosamente alla cieca”.
Nel dettaglio, ventidue sono stati i Tastevin attribuiti ai “migliori vini italiani capaci di esprimere una forte identità territoriale, ed il meglio della biodiversità”, tra cui – per la Toscana – figura anche il Brunello di Montalcino Poggio alle Mura Riserva 2013 di Castello Banfi, il quale ha dimostrato di saper rappresentare un modello di riferimento di indiscusso valore per il suo territorio.
Il tema conduttore della Guida AIS Vitae 2020 è il cambiamento climatico e quale miglior simbolo utilizzare per rappresentarlo se non una nuvola, intesa come sentinella del pianeta; simbolica dunque e pienamente in linea con il tema iconografico di questa edizione, la scelta del luogo in cui la presentazione si è svolta ovvero la prestigiosa Nuvola di Fuksas, a Roma.