Un team di esperti nelle Cantine Pellegrino per effettuare nuovi rilievi sulla nave punica

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Cantine Pellegrino

Continua l’impegno di Cantine Pellegrino nella tutela e promozione dell’identità storica e culturale del territorio di Marsala. Lo scorso 29 aprile, un team di esperti in architettura e archeologia navale guidato da Giulia Boetto (ricercatrice e vicedirettrice del Centre Camille Jullian dell’Università Aix Marseille-CNRS) e da Mateusz Polakowski (dottorando dell’Università di Southampton), è stato accolto nelle cantine storiche di famiglia per effettuare il rilievo digitale con uno scanner laser dei calchi in gesso della Nave Punica.

Obiettivo della missione quello di realizzarne modelli 3D per lo studio, la divulgazione e valorizzazione dello storico reperto donato dall’archeologa Honor Frost alla famiglia in segno di riconoscimento per l’aiuto fornitole nelle attività di recupero del relitto della Nave Punica, oggi esposta al Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala.

Il progetto, iniziato nel 2018 e supportato dalla Honor Frost Foundation, dal Polo Museale di Trapani e dal Museo Archeologico Regionale Lilibeo, coinvolge una decina di ricercatori e tecnici specializzati tra i quali si annoverano anche i restauratori del laboratorio ARC-Nucléart di Grenoble forti di una più che decennale esperienza nel trattamento dei legni bagnati.

Durante una prima fase conoscitiva effettuata nel 2018, sono stati prelevati una quindicina di micro campioni sulla nave che hanno permesso, attraverso delle analisi chimico-fisiche, di stabilire il buono stato di conservazione del reperto, ormai esposto in una sala climatizzata grazie anche a un nuovo ed efficace sistema di condizionamento.

Nave Punica

Ai fini di un maggiore approfondimento, si è ritenuto necessario poter estendere i rilievi anche al calco in gesso in scala 1:1 custodito nelle Cantine Pellegrino. I calchi risultano, infatti, particolarmente interessanti in quanto riproducono in maniera fedele all’originale alcune strutture rilevanti della nave, come la chiglia e le ordinate.

Questi elementi massicci non hanno subito le consuete deformazioni provocate sulle strutture lignee dal trascorrere del tempo. Era proprio questa l’intenzione di Honor Frost all’epoca della realizzazione del calco: creare un modello che potesse resistere negli anni e permettere così, agli studiosi che l’avrebbero succeduta, di potere continuare a effettuare attività di ricerca attraverso il confronto del calco con i legni originali del relitto.

Tra gli obiettivi futuri del progetto, sempre con il sostegno della Honor Frost Foundation, non solo il restauro dei legni e la costruzione di un nuovo supporto sulla base delle ricerche effettuate negli ultimi due anni, ma anche la prosecuzione dell’attività di ricerca al fine di rendere fruibile al pubblico, attraverso dei modelli tridimensionali virtuali, le nuove ipotesi ricostruttive della nave. Un progetto ambizioso che vede, ancora una volta, la famiglia Pellegrino impegnata in prima linea nella difesa e valorizzazione di questo reperto unico nel suo genere.

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