Cecchi è una delle più prestigiose realtà vinicole della Toscana. Fondata da Luigi Cecchi oltre un secolo fa, è oggi guidata dalla quarta generazione, rappresentata dai fratelli Cesare e Andrea Cecchi.
Fanno capo ai possedimenti della famiglia Cecchi sei tenute vinicole, cinque in Toscana ed una in Umbria. L’intuito, la passione, la voglia di crescere e di confrontarsi, hanno portato alla valorizzazione della storica tenuta di Villa Cerna, nel Chianti Classico; all’acquisizione di Castello Montaùto a San Gimignano; alla pionieristica impresa intrapresa in Maremma con l’acquisto di Val delle Rose e al passaggio oltre i confini toscani con la Tenuta Alzatura, a Montefalco, in Umbria. L’acquisizione di Villa Rosa, con vigneti a Castellina in Chianti è datata 2015, mentre è recentissimo l’acquisto di una tenuta di 6 ettari a Montalcino, proprio accanto all’abbazia di Sant’Antimo.
Ciò che accomuna le Tenute è la gestione agronomica e viticola: l’estrema importanza attribuita dalla famiglia Cecchi all’ambiente circostante e al controllo delle risorse produttive, si trasforma in vigna in un’attentissima conduzione viticola (due Tenute, Alzatura e Val delle Rose, avranno completato il processo di conversione al biologico entro il 2021), che genera uve sane e qualitativamente eccellenti. L’utilizzo poi di nuove tecnologie in cantina, calibrate con sapienza per ottenere il miglior risultato possibile da ciascun vitigno, genera vini profondamente legati al terroir d’origine, perfetti rappresentanti delle loro denominazioni di appartenenza.
Le proprietà, dalle prime alle ultime acquisizioni
Villa Cerna a Castellina in Chianti è la prima collina vitata che si incontra provenendo da Siena ed entrando nella denominazione Chianti Classico DOCG. La sua acquisizione, che risale agli inizi degli anni ’60 del novecento, è stata seguita dalla ristrutturazione della villa padronale e dalla costruzione della cantina, circondata oggi da 80 ettari di vigneti.
La fine degli anni Ottanta segna un’altra importante sfida, intrapresa nel momento in cui la famiglia decide di confrontarsi con un vitigno diverso dal sangiovese e con un differente terroir: l’uva è la vernaccia, e la zona di produzione è San Gimignano. Nasce così la tenuta Castello Montaùto, 48 ettari di vigneti votati principalmente alla produzione di un’intensa e profumata Vernaccia di San Gimignano DOCG.
Ma la crescita non finisce qui: il 1996 è stato l’anno del distretto della Maremma, con l’acquisto dei primi 25 ettari di vigneti a cui seguirà la costruzione di una straordinaria cantina dall’impronta architettonica elegantemente metafisica, Val delle Rose. Situata nel comune di Grosseto, la tenuta conta oggi circa 105 ettari di vigneti di proprietà, impiantati prevalentemente a sangiovese e destinati in gran parte alla produzione di Morellino di Scansano DOCG.
Alla fine degli anni ‘90 gli investimenti di famiglia hanno travalicato i confini della regione Toscana per investire in Umbria, a Montefalco. La Tenuta Alzatura, 26 ettari distribuiti su tre appezzamenti, è dedicata alla valorizzazione dei vitigni autoctoni e alla produzione dell’omonima etichetta di Moontefalco Sagrantino DOCG.
Il viaggio all’interno delle denominazioni vinicole più prestigiose del centro Italia prosegue nel 2015, anno in cui Cecchi ha annesso al proprio patrimonio vitato la storica tenuta castellinese di Villa Rosa: 36 ettari di vigneti che danno origine ad un tradizionale, elegante Chianti Classico DOCG
Il ritorno in Toscana è molto recente (anno 2018) e coincide con l’acquisto di 6 ettari di vigneto a Montalcino: è in ristrutturazione in questo momento l’edificio principale della cantina, posto proprio sotto l’abbazia di Sant’Antimo. L’uscita della prima annata di Brunello di Montalcino è prevista per il 2020.