La Maremma autentica si racconta attraverso i vini Monteverro

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Vini Monteverro
Vini Monteverro

Monteverro – cantina gioiello dolcemente adagiata sulle colline di Capalbio, in quella nota ai più come Costa d’Argento – non poteva certo mancare al più importante appuntamento enoico in programma a Verona dal 7 al 10 Aprile.

Una terra autentica, spesso ancora da scoprire, quasi al confine con il Lazio. E’ questa la Maremma di Monteverro che si racconta attraverso i suoi vini – 4 rossi e 2 bianchi –, vini unici, che traggono ispirazione dai grandi Cru, ma “rivisitati” alla luce del sole e del suolo tipici di questo territorio. A raccontarli al pubblico di addetti ai lavori e wine lover, l’enologo Matthieu Taunay – insignito nel 2017 del Best Winemaker of The World -. Nato e cresciuto nella valle della Loira, Taunay ha studiato viticultura ed enologia in Borgogna e in Champagne. Seguendo la sua passione per il vino, ha viaggiato in numerosi paesi produttori per vivere diverse esperienze a differenti latitudini – dalla Napa Valley al Sudafrica, passando per la Nuova Zelanda e Cile, fino a insediarsi definitivamente in Toscana e lavorare per Monteverro fin dalla “creazione” nel 2003.

A questa 53° edizione del Vinitaly, sarà possibile degustare le nuove annate oppure partecipare a verticali delle vecchie annate, organizzate ad hoc.  Si potrà scoprire il carattere elegante e misterioso del Monteverro – una cuvée di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot – un vino dalle mille sfaccettature che affascina con il suo lusso discreto e senza tempo. A seguire il Terra di Monteverro – il secondo bordolese dell’Azienda – un vino morbido dall’eleganza minerale innata. Passionale e potente è il blend di Syrah e Granache che anima il Tinata con i suoi profumi di macchia mediterranea e un’esplosione di spezie e fresco al palato, potente e al tempo stesso fine ed elegante.

Un fuoriclasse da competizione lo Chardonnay – un bianco in terra di rossi – che esprime un carattere unico, al palato agrumato, caramellato, fresco, speziato, burroso, minerale grazie ai suoi 14 mesi tra cemento e barrique. Per chi non ha fretta lo può dimenticare anche in cantina e riscoprirlo dopo qualche anno perché ha un ottimo potenziale di invecchiamento! E per finire i due vini più immediati: il Verruzzo, un rosso sincero, equilibrato e con i giusti tannini, elegante al palato e con un’ottima beva – e il Vermentino un bianco da vitigno autoctono, che nasce da un’uva che ama il mare e rivela aromi primari che fanno capolino dal bicchiere e al palato diffondono una sapidità fruttata e una freschezza lunghissima.

L’appuntamento dunque è a Vinitaly, Pad 9 D17 per scoprire rossi eleganti e potenti e bianchi freschi e raffinati!

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